Roma, 13 (LaPresse) – Il comitato parlamentare per i procedimenti d’accusa ha archiviato all’unanimità e senza la necessità di procedere a ulteriori indagini la richiesta di messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica presentata dall’avvocato Carlo Taormina in merito alla trattativa stato-mafia.

A conclusione della denuncia, si legge nell’atto, Taormina aveva chiesto di procedere “a tutti gli accertamenti necessari” sulle circostanze che lui stesso definisce “tratte da fonti giornalistiche da verificare” relative ai pretesi contatti tra varie personalità e uffici della Presidenza della Repubblica e “in caso di esito positivo” di azionare “le procedure per l’incriminazione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il delitto di attentato alla Costituzione, a norma dell’articolo 90 Cost.”.

Secondo l’ordinanza di archiviazione emessa dal Comitato, invece, “La denuncia non evidenzia alcun elemento di fatto meritevole di approfondimenti su aspetti che non siano già all’attenzione delle competenti autorità e dell’opinione pubblica”.

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