Roma, 8 nov. (LaPresse) – Toni pacificatori dal Cavaliere nei confronti del segretario del Pdl Angelino Alfano. Dichiarazioni che seguono a uno sfogo dell’ex premier a cui ha corrisposto una reazione dura di Alfano che, sulle primarie, ha puntato i piedi, facendo fare un passo indietro a Berlusconi rispetto alle consultazioni del Pdl per la scelta del candidato premier, che il Cavaliere aveva giudicato inutili. “Tra me e Angelino c’è una totale condivisione delle posizioni”, ha detto l’ex premier Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa sulle primarie del Pdl, dopo l’ufficio di presidenza del partito. “Spesso – ha aggiunto – ci vogliono mettere l’uno contro l’altro, ma non è mai successo”.Berlusconi garantisce: Angelino Alfano “per me è come un figlio”, con lui “ho lavorato sempre molto bene” e “sono sicuro di essere ricambiatissimo”.

Poi l’expremier ha detto “non ho mai pensato a una mia lista personale” e “le primarie del Pdl si faranno, abbiamo approvato una bozza di regolamento e mi è stata demandata la scelta di cinque garanti”. Anche se “io – ha detto il Cavaliere – avevo fatto una proposta diversa, semplice e molto democratica, quella di far votare gli iscritti del Pdl e di consentire a chi volesse votare di iscriversi attraverso dei call center e in un periodo di 12 giorni”.

Nessuno scontro aperto, quindi ai vertici del Pdl, secondo il Cavaliere, che se la prende con i media per come hanno dato conto di quanto detto a Palazzo Grazioli. “Dall’ufficio di presidenza è arrivata una dichiarazione di amore assoluto e di attaccamento a me e al segretario Alfano”, ha evidenziato poi Berlusconi durante la conferenza stampa.

“Non ho mai pensato a una mia lista personale”, ha detto l’ex premier spiegando di averlo anche detto a Bruno Vespa per il suo nuovo libro.

Quella dell’Italia per Berlusconi è una “situazione economica del Paese” che “ci preoccupa assolutamente e riteniamo di poter mettere in campo una politica diversa da quella imposta dall’Ue su input della Germania che svolge un ruolo di Paese egemone, e non in modo solidale ma egoisticamente”.

Sulla questione del dopo Monti o Monti-bis il Cavaliere ha dichiarato: “Non faremo una campagna elettorale contro Monti. Se è vero quello che ha detto non sarà più in campo e sarebbe controproducente criticare quello che e stato”.

Ma che ruolo avrà allora l’ex presidente del Consiglio nelle primarie del Pdl? “Ho promesso, quando gli impegni me lo consentiranno- ha spiegato il Cavaliere- di partecipare a queste convention (per le primarie, ndr) ma non per sostenere questo o quel candidato, visto che avevo scelto Alfano come successore, ma per spiegare quello che abbiamo fatto in questi anni di Governo, come uscire da questa situazione economica e per insegnare ai cittadini come si vota”.

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