Roma, 17 dic. (LaPresse) – E’ ancora in sciopero della fame e della sete, Marco Pannella, ricoverato alla clinica privata romana Nostra Signora della Mercede, dove è ricoverato da sabato mattina, e le sue condizioni non migliorano. In giornata, annunciano i radicali, sarà diffuso un nuovo bollettino nedico. Pannella è giunto al settimo giorno di digiuno totale per cibi solidi e liquidi e l’unica volta che aveva condotto una iniziativa altrettanto lunga, ha riportato un danno renale acuto da necrosi tubulare.

“Pannella – spiega Mario Staderini, segretario dei radicali – si appella a personalità perché si candidino” per una lista ‘Amnistia, Giustizia e Libertà’. “Questa – sottolinea – è la cosa più utile per aiutare Marco a sospendere lo sciopero della fame e della sete”. L’idea è quella di coinvolgere personalità di rilievo che accettino di candidarsi per spingere in Parlamento provvedimenti che migliorino le condizioni di vita nelle carceri, a partire dall’adozione di una amnistia che attenuerebbe immediatamente l’affolamento nelle celle.

“I nostri – spiega Panella – sono gli stessi motivi di fondo che nel 1976 indussero un elenco illustre, senza precedenti, ad aderire all’appello che riuscimmo a pubblicare a pagamento sulle pagine de La Repubblica che, provocando alcune tribune politiche di riparazione prima del voto, permise agli italiani di giudicare per la prima volta le nostre ragioni e battaglie”. “Io continuo assolutamente – aggiunge – nello sciopero totale di fame e della sete, vedremo se arriveranno nomi vitali come nel 1976, perché quelli urgono. Servono personalità che dicano ‘sono pronto ad essere candidato'”.

“Oggi la questione è capire se questi temi debbano fare parte del dibattito politico in questa fase e se debbano essere prioritari nel nuovo Parlamento: il punto è chi accetta di candidarsi sotto queste liste radicali della ‘Rosa nel pugno’ e questi temi per portare avanti questa battaglia di legalità senza delegarla solo ai Radicali e in particolare allo sforzo di Marco”, commenta la vicepresidente del Senato Emma Bonino. “Ci avviamo ad una fase elettorale di cui si sa solo da pochi giorni che si voterà col porcellum – prosegue Bonino – non si sa come sarà regolamentata la questione delle firme, tutto a poche settimane dalle elezioni, la certezza delle regole e del diritto nel nostro Paese è un assoluto optional. La questione che Marco pone è capire se esista nel nostro Paese una disponibilità da parte di personalità che come nel 1976 si schierino, dando la propria disponibilità alla candidatura per far sì che questi temi di legalità, giustizia e decenza della vita carceraria complessivamente siano oggetto di attenzione e dibattito nella campagna elettorale e trovino nel prossimo Parlamento degli eletti determinati a portare avanti questa battaglia, o se tutto questo non avverrà. E’ arrivato il tempo di schierarsi”.

Numerose le manifestazioni di solidarietà a Pannella arrivate via Twitter. Giancarlo Galan scrive “#iostoconMarco per le sue battaglie sui #diritticivili!”, mentre il sindaco di Napoli Luigi De Magistris invia con un tweet “un abbraccio forte a Marco Pannella”. Tra i parlamentari Sandro Gozi twitta: “Marco Pannella siamo con te con le tue battaglie e con la tua generosità per cercare di salvare questo paese di ‘brava gente'”. Roberto Rao: “Abbiamo il dovere morale e politico di tirare fuori le carceri dall’illegalità in cui versano. Per questo, oggi, #iostoconMarco”. Roberto Della Seta: “#Iostoconmarco #Pannella in sciopero della sete per amnistia: onore a sua battaglia di #legalità e di speranza, politica non resti muta”.

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