Roma, 21 dic. (LaPresse) – La Lega sarà alleata del Pdl alle prossime elezioni perché “non può certo mancare di realismo, un mancata alleanza con noi la porrebbe isolata all’estrema destra e la Lega non conterebbe più nulla sul piano nazionale”. Così Silvio Berlusconi intervistato da Radio Monte Carlo. “Non riuscirebbe ad avere il presidente della Regione Lombardia – ha aggiunto il Cavaliere – perché Maroni perderebbe sicuramente le elezioni e cadrebbero anche inevitabilmente Veneto e Piemonte. Credo che la convenienza sia tutta loro e con senso di lealtà l’alleanza con noi si farà”.

Il Cavaliere è tornato anche a parlare di Mario Monti e del suo futuro. “Sono d’accordo con D’Alema – ha detto – Monti non dovrebbe aver interesse a diventare un piccolo protagonista della politica italiana, un capo, un capetto di tanti partitini abbandonando il ruolo di deus ex machina come guida di un governo tecnico”. Se il premier decidesse di candidarsi, per Berlusconi le possibilità di essere eletto al Colle si allontanano, “perché – ha spiegato il Cavaliere – al Quirinale deve essere eletto qualcuno che possa garantire a tutte le parti in causa un’assoluta equanimità”.

Se il presidente del Consiglio, invece, decidesse di non partecipare alla campagna elettorale, per lui potrebbero esserci “molti ruoli”. Secondo Berlusconi, infatti, “se la sinistra vincesse, Bersani avrebbe avuto tutta la convenienza a farlo eleggere alla presidenza della Repubblica”, ma c’è anche l’opzione di vedere il professore nel ruolo di “riserva di Bersani, nel caso in cui un governo presieduto dal segretario del Pd avesse bisogno del suo intervento come premier tecnico”. Porte aperte per Monti anche in Europa dove, per Berlusconi, il premier gode di un certo “apprezzamento. Potrebbe essere candidato alla presidenza della Commissione europea, come potrebbe essere un ottimo candidato a succedere a Van Rompuy alla presidenza del Consiglio dei capi di Stato e di governo”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata