Roma, 22 dic. (LaPresse) – “Dai partiti mi aspetto che la campagna elettorale sia condotta con il massimo della misura, con spirito competitivo, ma produttivo”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano dopo lo scioglimento della Camera e del Senato al termine di una giornata di consultazioni al Colle. “Siamo all’epilogo di questa legislatura un po’ prima della scadenza naturale” ha detto il capo dello Stato, spiegando che “non esisteva alcuno spazio per sviluppi in sede parlamentare” della crisi, “perché davanti avevamo soltanto il tempo minimo indispensabile per approvare la legge di stabilità e ci avviavamo verso la data delle elezioni a metà febbraio”. “La strada era segnata – ha aggiunto il Capo dello Stato – ed è stata percorsa con eccezionale impegno da parte delle due assemblee parlamentari” dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, Mario Monti.
Da parte di Napolitano, però, nessun giudizio sull’operato del governo nei 13 mesi di legislatura. “Non dò giudizi di questa natura – ha puntualizzato – e ho via via valorizzato gli effetti che hanno avuto le decisioni del governo Monti soprattutto in chiave di credibilità e autorevolezza del Paese in Europa e sulla scena internazionale”. Il giudizio, ha spiegato il capo dello Stato, “spetta alle forze politiche”.
Parlando con i giornalisti al termine delle consultazioni al Colle, il presidente della Repubblica ha detto di aver “preso nota di quella preoccupazione” espressa dal Popolo della libertà sul ruolo super partes che dovrebbe avere Monti in campagna elettorale e di volerla “trasmettere al presidente del Consiglio”. In mattinata, infatti, il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, aveva confermato di aver espresso a Napolitano “i nostri pareri” sul fatto che “andando ad elezioni con governo tecnico, il presidente del Consiglio dovrà essere al di sopra delle parti”. Il capogruppo alla Camera del Pd, Dario Franceschini, ha ringraziato “Napolitano per il suo straordinario modo di condurre questo mandato” e ha spiegato: “Noi abbiamo mantenuto l’impegno con il governo Monti sostenendolo lealmente in ogni scelta. Oggi ringraziamo Monti per aver messo la sua credibilità al servizio del Paese. Ora la parola torna al popolo e l’Italia merita politiche progressiste e riformiste”.
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