Roma, 7 gen. (LaPresse) – “Professor Monti, quanto riportato in sintesi spiega come la politica economica adottata dall’Europa negli anni della crisi, imposta dalla Merkel ai paesi sotto attacco speculativo e da lei passivamente seguita (poco contano i timidi tentativi di distinguersi), sia stata del tutto sbagliata e abbia bloccato la trasmissione della politica monetaria che il presidente della Bce, Mario Draghi, ha cercato di far convergere progressivamente verso l’impostazione espansiva adottata dalle altre banche centrali mondiali”. Così l’ex ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, in una lettera aperta al premier Mario Monti, pubblicata sul sito wicomwebspace.com.
“Lei – aggiunge – che ne pensa? Ha qualcosa da dire, da obiettare, al di là delle battute che continua a ripetere, che in quel maledetto dicembre 2011 l’Italia sarebbe stata sull’orlo del baratro e che si era al punto di non riuscire a pagare gli stipendi dei pubblici dipendenti. Se ne è veramente convinto, ha il dovere etico e politico di dimostrarlo in maniera inconfutabile. Visto che fino ad ora non lo ha fatto, e ne avrebbe avuto tutti gli strumenti, lasci stare la propaganda, smetta i panni da salvatore della patria”.
“Faccia il buon riformatore – continua – se ne è capace, con il consenso della gente. Sulla crisi dovremmo tutti cercare una visione condivisa. Per il bene del paese. Nessuno può governare sulle falsificazioni, sull’imbroglio, sulla demonizzazione dell’avversario. Con la stima che si merita, Suo Renato Brunetta”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata