Roma, 11 gen. (LaPresse) – Al Viminale, sono stati depositati i primi simboli elettorali, c’è tempo fino a domenica, e sono comparse le prime liste civetta. Tra i contrassegni presentati c’è ‘Movimento Cinque stelle’ che non ha nulla a che fare con il simbolo del movimento di Beppe Grillo ‘Movimento Cinque stelle’ con la dicitura beppegrillo.it. Infatti Beppe Grillo ha dichiarato, riferendosi proprio alla lista civetta, che “se non ci permettono di gareggiare il discorso cambia, noi siamo buoni, con gli avvocati, ma se a 6 milioni di persone non permetti di votare e si aggiungono al 50% degli astensionisti, dopo sei mesi di Governo li andiamo a prendere. Ci vado io da solo, li vado a prendere fisicamente”.
o stesso problema anche per la la lista che fa riferimento a Mario Monti: sono stati depositati tre simboli dove campeggia il nome ‘Monti’, ma uno di essi non è della coalizione che appoggia il premier uscente. Infatti al settimo posto è stato affisso il simbolo con la scritta ‘Monti presidente per l’Europa’, e a presentarlo è Samuele Monti, consigliere comunale a Frabosa Soprana in provincia di Cuneo. All’ottavo e al nono posto campeggiano i segni della lista Mario Monti: il primo con la scritta ‘Con Monti per l’Italia’ per il Senato, il secondo identico ma con la dicitura ‘Scelta civica’ per la Camera.
Anche per il movimento ‘Rivoluzione civile’ di Antonio Ingroia si presenta lo stesso problema: il terzo contrassegno elettorale presentato, infatti, è costituito dalla lista civetta ‘Rivoluzione civile’ nella quale non compare il nome del magistrato candidato. La regolarità dei simboli andrà verificata al ministero dell’Interno nelle giornate del 14 e 15 gennaio prossimi e in quei giorni si saprà quali simboli si troveranno sulla scheda elettorale.
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