Milano, 14 gen. (LaPresse) – Questa volta si è presentata, Karima El Marough, in arte Ruby Rubacuori, arrivata stamattina in tribunale a Milano. La 21enne di origine marocchina è stata convocata dalla difesa di Silvio Berlusconi e per testimoniare nell’ambito del processo che vede imputato l’ex presidente del Consiglio per concussione e prostituzione minorile. L’accusa aveva rinunciato alla testimonianza della giovane marocchina, che nelle scorse due udienze non si era presentata in aula perché si trovava all’estero. Secondo i pm di Milano la ragazza avrebbe avuto rapporti sessuali con Berlusconi quando era ancora minorenne.

Nell’aula del processo, Niccolò Ghedini, uno dei difensori di Berlusconi, ha chiesto “il legittimo impedimento perenne” per l’ex presidente del consiglio, impegnato in campagna elettorale in qualità di capo della coalizione del centrodestra. “Ieri sono stati depositati i simboli con l’indicazione del capo della coalizione – ha detto Ghedini – da oggi è aperta ufficialmente la campagna elettorale per i capi della coalizione e dal 21 gennaio lo sarà per i singoli candidati” e “anche in queste settimane c’è un’attività molto intensa per quanto riguarda il capo della coalizione”, che non potrà quindi partecipare alle udienze fino alle elezioni. Il processo Ruby ha “indubbiamente eco mediatica” e per questo secondo Ghedini è opportuno sospendere il procedimento, come avvenne in passato per i processi Sme Ariosto e Mills, “per evitare di incidere con strumentalizzazioni non da parte del tribunale, né dalle parti, ma possono essere di soggetti terzi”. “Da parte della difesa – ha assicurato Ghedini – non c’è volontà dilatoria”.

I giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano si sono quindi ritirati in camera di consiglio per decidere sia sulla richiesta di legittimo impedimento per l’udienza di oggi, sia sulla sospensione del processo per opportunità politica fino alla fine del processo. Se il collegio presieduto da Giulia Turri dovesse accogliere le richieste della difesa la testimonianza di Ruby, in programma per oggi, potrebbe slittare a dopo le elezioni.

Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini si è opposta alla richiesta della difesa Berlusconi. “Ritengo – ha detto Boccassini – che non siamo affatto nelle occasioni minimali del legittimo impedimento”. Per Boccassini, infatti, dato che il candidato premier del centrodestra è Angelino Alfano, Berlusconi non ha motivo per chiedere la sospensione del processo se non per “ragioni di opportunità politica, ma la politica – ha detto il pm – non dovrebbe entrare nelle aule di tribunale”.

L’avvocato Niccolò Ghedini ha spiegato, in una pausa del processo, che la difesa ha chiesto “il legittimo impedimento” per oggi, perché è stata convocata una riunione politica fissata per questa mattina alle 9 riunione a Palazzo Grazioli. I difensori dell’ex presidente del Consiglio hanno infatti depositato la lettera di convocazione firmata da Angelino Alfano. Il difensore, inoltre, ha fatto la richiesta per “ragioni di opportunità” e per evitare “strumentalizzazioni”. La difesa Berlusconi si è anche detta pronta a rinunciare alla testimonianza di Ruby se verranno acquisiti agli atti del processo i verbali delle testimonianze che la giovane marocchina ha rilasciato in fase di indagine.

Intanto, Ruby, vestita di scuro, quando è arrivata in tribunale accompagnata dal suo difensore Paola Boccardi non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Tuttavia non è sfuggita ai fotografi che in tribunale la possono immortalare solo con il videofonino. La 21enne marocchina – che indossa un mini abito nero, leggins, stivali neri di pelo, giacca a vento imbottita e una sciarpa chiara intorno al collo – preferisce non allontanarsi dal compagno Luca Risso e dai suoi avvocati Paola Boccardi e Daniela Damiano. Trucco leggero e aria seria, Ruby appare molto diversa da quando, lanciata dal cosiddetto ‘Rubygate’, partecipava a serate in discoteca e perfino al ballo di capodanno a Vienna.

Intanto un anziano contestatore, in una pausa del processo Ruby, si è avvicinato all’aula della quarta sezione penale e ha indossato una maschera di cartone che raffigurava Silvio Berlusconi. La protesta ha subito attirato giornalisti e fotografi. L’uomo per alcuni minuti ha anche imitato l’ex presidente del Consiglio, promettendo “migliaia di posti di lavoro”, prima di essere scortato dai carabinieri fino all’uscita più vicina del palazzo di giustizia.

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