Roma, 17 gen. (LaPresse) – Il simbolo della Lega Nord è stato ammesso alle elezioni, dopo essere stato in un primo tempo ricusato per via della scritta ‘TreMonti’ che poteva confondere gli elettori, corretta ora in ‘Tremonti’. Sono 15, secondo quanto riferisce il Viminale, i simboli riammessi: oltre a quello della Lega, il Partito Pirata, Noi Consumatori – Liberi da Equitalia, Movimento Idea Sociale Mis, Partito Comunista, Lega Padana, Rsi Nuova Italia, No alla chiusura degli ospedali, Forza Italiani, Partito dei Cittadini, Proletari Comunisti Italiani, Movimento No Euro, Consortio Vitae, Voto di Protesta – Diritto alla Dignità, Viva l’Italia.

Restano fuori tutti i simboli dichiarati nulli per documentazione completa o non corretta, tra qui quello dell’Idv, che non ci sarà sulla scheda elettorale. Il problema comunque non si pone perché anche se il simbolo era stato presentato, il leader del partito Antonio Di Pietro aveva già deciso di appoggiare Rivoluzione civile di Antonio Ingroia e di far confluire i propri candidati in quella lista.

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