Davos (Svizzera), 23 gen. (LaPresse) – “Le riforme che abbiamo approvato dovrebbero portare a una crescita del 4% del Pil in 10 anni”. Così Mario Monti, nel suo intervento alla sessione inaugurale del ‘World economic forum’ a Davos in Svizzera. Secondo Monti l’Italia “non ha colto le sfide della globalizzazione, scegliendo l’illusione che mentre il mondo cambiava si potesse andare avanti come niente fosse”. Di fronte alla platea del meeting economico il premier italiano ancora in carica loda l’azione del suo governo. “La crisi finanziaria – afferma – senza una guida politica, poteva finire in tragedia”. Ora, assicura Monti, “vedo un interesse nelle imprese e negli investitori stranieri per la crescita e l’innovazione che l’Italia può fornire” perché “è un Paese molto diverso rispetto a un anno fa, abbiamo fatto scelte difficili. In termini strutturali abbiamo un bilancio in pareggio”. Poi Monti fa cenno ai meriti contro la crisi del presidente della Bce, Mario Draghi, di cui vuole “lodare la leadership per la sua politica monetaria”. L’auspicio del premier è che “tra due settimane i leader europei trovino un accordo su una crescita giusta, approvando il nuovo piano settennale di investimenti dell’Unione europea”.

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