Milano, 26 gen. (LaPresse) – “Non c’è il disegno di un’alleanza con il Pdl, ma un dialogo sui contenuti che esiste con alcuni esponenti del Pdl come del Pd”. Lo ha spiegato il premier dimissionario Mario Monti nel corso di una conferenza stampa a Milano per presentare i candidati alla Camera con la sua lista Scelta Civica.
LE ALLEANZE. Il professore ha aggiunto che “si potrà parlare di alleanze” soltanto “quando il Parlamento si sarà insediato”, perché farlo ora sarebbe indice di “vecchia politica”. Il premier ha poi ribadito che il suo schieramento non intende partecipare “a nessun governo che non abbia una forte impronta riformista, per esempio sui temi del lavoro e della giustizia, ma anche su altri temi, o che abbia al suo interno elementi con intonazioni populiste o antieuropee. Come si vede – ha concluso Monti – non siamo di bocca buona”.
Per il presidente del Consiglio dimissionario negli ultimi mesi il Pdl ha formato “un polo di destra” con la Lega, e il Pd si è alleato “con l’estrema sinistra” di Nichi Vendola ma “nessuno dei due poli così ricostituiti dà, secondo me, la garanzia di volere fino in fondo e comunque di riuscire ad andare avanti con le riforme”.
IL CENTROSINISTRA. “Noi siamo elettoralmente avversari della sinistra di Vendola – ha poi spiegato Monti – e ci preoccupa la grande influenza che la Cgil ha sullo schieramento di Bersani”. Con il centrosinistra “siamo elettoralmente avversari – ha aggiunto – in un confronto che speriamo civile”.
GLI OBIETTIVI. Il premier ha ribadito di non essere interessato alla distinzione tra destra e sinistra, tipica della “vecchia politica”. “Vogliamo cercare di federare e unire le forze riformatrici di tutta la politica italiana – ha spiegato – e in Italia possiamo fare di più degli altri Paesi perché abbiamo grandissime doti non utilizzate”. Destra e sinistra per Monti non possono “offrire garanzie di andare avanti fino in fondo con l’attuazione delle riforme per scrostare i problemi del Paese” perché nessuno dei partiti tradizionali “rappresenta in modo credibile l’interesse generale del Paese”. Da qui “l’augurio” che “molti elettori che hanno votato per la destra e per la Lega Nord e che hanno visto tradito la rivoluzione liberale e federalista, il 24 e 25 febbraio possono essere interessati” alla sua Scelta civica.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA. Monti è intervenuto anche a proposito della vicenda Mps. “Il governo – ha spiegato – ha proposto e il Parlamento ha approvato un finanziamento sino a 3,9 miliardi di euro per Monte dei Paschi di Siena a fronte di un’emissione di bond che acquisterà il ministero del Tesoro. Siccome l’Imu ha garantito un gettito di 4 miliardi, si dice che il governo ha messo l’Imu per pagare Mps. Se ci sarà questa operazione, sarà comunque un prestito, mentre l’Imu è una tassa e non torna indietro”. “Se la banca non riuscirà a pagare gli interessi del prestito – ha aggiunto Monti – il ministero del Tesoro diventerà titolare di azioni della stessa banca”.
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