Milano, 27 gen. (LaPresse) – Nella Giornata della memoria, in cui si ricordano le vittime dell’Olocausto e da ogni parte si giudicano come atroci i crimini commessi dal nazifascismo, l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si lascia andare a commenti che hanno già scatenato reazioni da parte di tutti gli schieramenti politici.
MUSSOLINI? HA FATTO ANCHE COSE BUONE. “Il fatto delle leggi razziali – ha detto a Milano il Cavaliere a proposito di Benito Mussolini – è la peggiore colpa, per tanti altri versi aveva fatto bene”. Conversando con i giornalisti a margine delle commemorazioni istituzionali, Berlusconi ha giudicato l’operato del governo fascista. “E’ difficile adesso mettersi nei panni di chi decise allora – ha premesso il leader del Pdl – certamente il Governo di allora, per il timore che la potenza tedesca si concretizzasse in una vittoria generale, preferì essere alleato alla Germania di Hitler piuttosto che contrapporvisi. Dentro quest’alleanza ci fu l’imposizione della lotta e dello sterminio agli ebrei”.
VIAGGIO AD AUSCHWITZ MI HA CAMBIATO LA VITA. Berlusconi ha ribadito, però, anche la sua condanna verso i campi di sterminio. “La mia visione della vita – ha spiegato – è cambiata dopo aver visitato Auschwitz. E’ qualcosa che non si arriva neppure a immaginare che possa essere accaduto, non ci sono parole”. “Ritengo – ha aggiunto il Cavaliere – che sia assolutamente doveroso mantenere il ricordo vivo anche con iniziative e con realizzazioni come questa perché anche i ragazzi, i cittadini di domani, possano capire che cosa è successo, affinché questo non possa mai più neppure essere immaginato”.
LE REAZIONI DELLA POLITICA. Come prevedibile, le dichiarazioni di Berlusconi su Mussolini hanno scatenato una lunga serie di reazioni. Per Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione civile, il Cavaliere “è la vergogna dell’Italia nel mondo” perché “offende le vittime del nazifascismo”. Sulla stessa linea anche Rosy Bindi (Pd), secondo la quale le parole dell’ex premier sono “un insulto alla coscienza democratica dell’Italia” e “rivelano la sua profonda estraneità ai principi della democrazia e ai valori di uguaglianza e libertà”. Parere condiviso dalla presidente dei senatori democratici, Anna Finocchiaro, che definisce “inaudite” le parole di Berlusconi, che “suonano come un’offesa per la storia del nostro Paese”.
“Berlusconi è un falsario – commenta il leader di Sel Nichi Vendola – sia quando parla del presente sia quando parla del passato”, perché “prova a strizzare l’occhio ai sentimenti dell’estrema destra” con “la retorica del razzismo e dell’antisemitismo”. “Berlusconi non conosce vergogna – dichiara Antonio Di Pietro – e ha perso un’occasione per tacere. Affermare, proprio nel Giorno della Memoria, che Mussolini ‘per tanti versi aveva fatto bene’ e che le leggi razziali sono state la sua colpa peggiore costituisce un insulto alla memoria e alle vittime dell’Olocausto”. Dal fronte del Pdl si leva invece una voce comune, che definisce “strumentale” l’interpretazione delle dichiarazioni del Cavaliere su Mussolini. Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera “si sta aprendo una discussione del tutto strumentale, forzando il senso delle parole di Berlusconi che si riferiva evidentemente ad alcuni aspetti delle politiche di assistenza sociale e di sostegno alle famiglie”. Anche secondo Daniela Santanché “una affermazione di per sé non strumentalizzabile diventa casus belli se proviene dalla bocca dell’ex premier” perché “lo sport preferito di certa sinistra è il tiro al piccione di Berlusconi”.
MONTI A MILANO. Alle celebrazioni milanesi ha partecipato anche il presidente del Consiglio, Mario Monti, che accompagnato dalla moglie Elsa ha visitato al binario 21 della stazione i convogli con cui gli ebrei furono deportati nei campi di sterminio in Polonia e Germania. “Il rischio della segregazione e dell’antisemitismo – ha detto il professore – è reale e ben presente” ed è necessario per questo “spegnere ogni possibile focolaio”. Il premier ha ricordato l’importanza di evitare che l’umanità riviva tragedie come quelle della Shoah e ha sottolineato che “la libertà, la pace e la democrazia” di cui oggi godiamo sono “l’eredità lasciata dai padri costituenti” e per questo vanno giorno per giorno “confermate, rafforzate e difese da rigurgiti di totalitarismi, razzismo ed antisemitismo”. “La ricorrenza del giorno della Memoria – ha detto Monti – ci richiama a queste considerazioni perché non sia messo in discussione il futuro del nostro Paese e dell’Europa intera”.
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