Roma, 29 gen. (LaPresse) – Nel nostro Paese “ormai c’è consapevolezza dell’aberrazione introdotta dal fascismo con l’antisemitismo” e “dell’infamia delle leggi razziali del 1938″. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la celebrazione del ‘Giorno della Memoria’ in corso al palazzo del Quirinale. Per il capo dello Stato è necessario tenere alta la guardia, vigilare e reagire contro persistenti e nuove insidie di negazionismo e revisionismo magari canalizzate attraverso la rete”.

“Ritengo – ha spiegato Napolitano – di poter dire che si sono in questi anni consolidati nella coscienza democratica del nostro Paese, alcuni fondamentali punti fermi. Innanzitutto, il rifiuto intransigente e totale dell’antisemitismo in ogni suo travestimento ideologico come l’antisionismo”. “Perché in gioco – ha aggiunto – non c’è solo il rispetto della religione, della cultura ebraica. Ma insieme con esso il riconoscimento delle ragioni spirituali e storiche della nascita dello Stato di Israele, e quindi del suo diritto all’esistenza e alla sicurezza”.

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