Roma, 5 feb. (LaPresse)- Il lavoro e la legalità sono i due temi fondamentali della campagna elettorale del Pd ed essi dovranno essere gli argomenti-principe dei candidati del partito in queste elezioni. Ma indicazioni precise, su che cosa dire agli elettori e ai cittadini e su tutti i temi al centro del programma del Pd e del dibattuto italiano – fisco, scuola, sanità, Europa, conti pubblici ecc. – sono adesso contenute in una sorta di “vademecum” del candidato elaborato dal partito e inviato in queste ore ai segretari delle sezioni in tutta Italia. Si tratta di vere e proprie domande con le relative risposte elaborate sulla base dei documenti che il Pd ha prodotto in questi mesi sia a livello italiano che europeo: un questionario di 48 sezioni realizzato secondo il sistema delle “faq”.
Il punto di partenza è costituito proprio dai temi del “lavoro” e della “legalità” e partendo da essi si sviluppa l’intero ragionamento che, oltre a fornire agomenti per la campagna elettorale, intende anche dare indicazioni precise su come rispondere alle eventuali obiezioni di cittadini e avversari politici, con l’evidente scopo di convincere soprattutto gli indecisi.
Si comincia con il lavoro e con la riforma Fornero: che il Pd non intende abolire, ma piuttosto riformare con particolare attenzione alle “norme che riguardano il lavoro stabile, in modo che costi meno di quello precario”. Per quanto riguarda la legalità, il tema più forte è quello della necessità di inasprire ulteriormente le norme anti-corruzione approvate di recente dal Parlamento, ripristinando il reato di falso in bilancio e attuando iniziative dirette a “contrastare il voto di scambio mafioso”. Subito dopo, si affronta il problema del fisco e in particolare del “fiscal compact”: si garantisono gli impegni presi in Europa, compreso il pareggio di bilancio nel 2013, ma si punta a stabilire nuovi accordi con gli altri paesi dell’Unione per garantire un più “stringente controllo reciproco sui bilanci pubblici”, salvaguardando la meta finale che comunque resta qualle degli “Stati Uniti d’Europa”, mentre sul fronte delle tasse si indicano l’allegerimento dell’Imu, il contrasto deciso all’evasione fiscale e l’impegno a definire la “tracciabilità delle ricchezze mobiliari”.
Sul fronte dell’economia, per rilanciare la politica industriale, il “vademecum” del Pd sottolinea la necessità di una “sostenibilità ambientale” e della “green economy” oltre a un inevitabile rilancio della politica delle liberalizzazioni. Subito dopo, il documento-traccia si incarica di fornire risposte per quanto riguarda la scuola, la salute e la questione femminile. Diventano così impegni concreti del Pd, per esempio, la lotta e la legislazione di contrasto al femminicidio, un ampio sostegno alla scuola pubblica con particolare attenzione al sostegno del tempo pieno nelle elementari e una politica del rigore riguardo all’efficienza e alla sostenibilità finanziaria del sistema sanitario. Per quantio riguarda la difesa, citando le parole di Pierluigi Bersani, si assicura la volontà di “rivedere gli impegni presi dall’Italia sugli F35, mentre per la cultura si rilancia la proposta di riformare profondamente la struttura e il ruolo del ministero dei Beni Culturali.
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