Roma, 6 mar. (LaPresse) – “Siamo pronti, se chiamati, a proporre un governo di cambiamento su un programma essenziale”. Rilancia così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, durante il suo intervento alla direzione del partito, l’idea di un governo guidato dal centrosinistra. “Siamo pronti da domani ad aprire un confronto”, annuncia, e propone un programma in otto punti. “Pubblichiamo in rete i punti – spiega – e pubblicheremo, a cominciare dalle norme sulla corruzione, testi normativi da mettere in consultazione”.

“Fuori dalla gabbia dell’austerità”, è il primo degli otto punti, per una “correzione delle politiche europee di stabilità”. Seguono “misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro” (accelerazione dei pagamenti della pubblica amministrazione e introduzione di un reddito minimo di inserimento), “riforma della politica e della vita pubblica” (tra cui il dimezzamento dei parlamentari e la cancellazione delle Province), “voltare pagina sulla giustizia e sull’equità” (legge anticorruzione, norme sul falso in bilancio e sulle frodi fiscali), “legge sui conflitti di interesse, sull’incandidabilità, l’ineleggibilità e sui doppi incarichi”, “economia verde e sviluppo sostenibile”, “prime norme sui diritti” (cittadinanza italiana per i figli degli immigrati e unioni civili), e “istruzione e ricerca” (ristrutturazione delle scuole mal messe e un piano per ripristinare un organico stabile).

Su questo, sottolina Bersani, “siamo pronti ad un dialogo con ‘Scelta civica’”. No, invece, al Pdl: “Noi consideriamo – ha spiegato Bersani – non praticabile nè credibile alcun accordo di governo tra noi e la destra berlusconiana”. Ma è soprattutto a Beppe Grillo che Bersani si rivolge: “Il cambiamento – spiega – non lo faremo con chi ha seminato gran parte di quel vento che ci ha portato nella tempesta”. “Cinque stelle – ammonisce – aspetta il facile bersaglio di un accordo di palazzo contro cui sparare a palle incatenate? Spera che noi si stia fermi e muti? Se è così, sbaglia i conti. Ci rivolgeremo al nuovo Parlamento chiedendo un’assunzione di responsabilità”.

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