Roma, 8 mar. (LaPresse) – “L’Italia si dia un governo” perché “i problemi urgenti e le questioni di fondo dell’economia non possono aspettare, debbono ricevere risposte e dunque richiedono che l’Italia” esprima “uno sforzo serio di coesione”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia per la festa della donna che si è svolta al Quirinale, riferendosi alla situazione di impasse politico che si è creata dopo le elezioni. Il capo dello Stato non nasconde la sua forte preoccupazione per lo stallo in cui si trova il Paese e invita le forze politiche ad un clima collaborativo e “coeso”. Rivolgendosi ai partiti, Napolitano fa sapere che “sarebbe auspicabile e costituirebbe un segnale positivo per chi guarda all’Italia che le scelte relative ai vertici delle istituzioni rappresentative avvenissero in un clima disteso e collaborativo”.
E nel giorno dedicato alle donne, facendo appello anche alle neo elette in Parlamento, il presidente della Repubblica non ha fatto mancare una riflessione in un “momento delicato per la nostra democrazia”, affermando che “il settennato non è mai stato al riparo da tensioni e da bruschi alti e bassi, anche se in fondo siamo sempre riusciti a superare i più acuti momenti di crisi e rischi di scontro sul piano istituzionale e dobbiamo riuscirci anche questa volta”. Poi, rivolgendosi alle studentesse presenti alla cerimonia ha dichiarato che “sono soprattutto i giovani di entrambi i sessi a pagare in questa crisi il prezzo più alto”. Napolitano ha fatto un lungo discorso sulle donne spiegando che “oggi in Italia, dove la situazione non è certo comparabile al passato, resta ancora molto da fare” e che l’uguaglianza uomo – donna “è un indicatore, un termometro del grado di civiltà di una nazione”.
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