Roma, 16 mar. (LaPresse) – La corsa verso la presidenza del Senato di Mario Monti finisce ancora prima di iniziare. A fermarla è stato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ieri ha incontrato il professore per discutere anche di questa eventualità e oggi ha confermato che “l’abbandono, in questo momento, da parte del presidente Monti, della guida del governo”, genererebbe “problemi istituzionali senza precedenti e di difficile soluzione”. “Apprezzo pertanto – aggiunge il capo dello Stato – il senso di responsabilità e spirito di sacrificio con cui egli porterà a completamento la missione di governo assunta nel novembre 2011”. “È importante – ha poi aggiunto Napolitano – che in sede europea, e nell’esercizio di ogni iniziativa possibile e necessaria specie per l’economia e l’occupazione, il governo conservi la guida autorevole di Mario Monti fino all’insediamento del nuovo governo”. In una situazione “che vede l’Italia esposta a serie incognite e urgenze”, resta “un punto fermo” per Napolitano “l’impegno del governo dimissionario rimasto in carica e in funzione sia pure con poteri limitati”.

Il capo dello Stato, in vista delle consultazioni che si terranno mercoledì 20 marzo, ha poi espresso l’augurio che “sia possibile giungere oggi all’elezione dei Presidenti della Camera e del Senato, e successivamente all’attribuzione di tutti gli incarichi istituzionali, in un clima di condivisione della responsabilità di favorire – dopo le elezioni del 24 febbraio e sulla base dei risultati che ne sono scaturiti – l’avvio di una costruttiva dialettica democratica e di una feconda attività parlamentare”. “Oggi – ha concluso – si pone comunque il primo punto fermo della nuova legislatura, nell’interesse generale del paese”.

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