Torino, 10 apr. (LaPresse) – “Dobbiamo impegnarci a ritrovare un rapporto fecondo, intenso, leale con l’Europa”. Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo a Biennale democrazia a Torino. “L’Europa immaginata – ha aggiunto – nel manifesto di Ventotene, quella straordinaria, preziosa utopia fabbricata nella durezza del confino fascista. Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi intuirono che l’unico rimedio alle dittature, alle guerre, a quel tempo infelice di uomini contro sarebbe stato un grande progetto federalista europeo”.

“E’ la sfida che dobbiamo raccogliere – ha spiegato – dopo anni di reticenza e di disimpegno, restituire all’Italia l’orgoglio di battersi per gli Stati Uniti d’Europa. Un’Europa dei diritti, delle opportunità, delle pari dignità. Un’Europa nella quale i nostri figli si sentano a pieno titolo cittadini, siano nati a Palermo o a Berlino. Un’Europa che sappia fare della solidarietà e della coesione sociale non solo voci di spesa ma primati della propria azione politica. Un’Europa che sappia difendere e rinnovare il suo sistema di welfare, giustamente definito come “la più straordinaria invenzione di ingegneria sociale degli ultimi 150 anni”.

“Un’Europa che metta al centro della propria architettura istituzionale e civile – ha concluso – i beni comuni, che sono valore fondativo di ogni democrazia: l’aria, l’acqua, l’ambiente, la cultura, la conoscenza. Eppure in Italia i beni comuni sono stati spesso svenduti, trascurati, piegati alle logiche del profitto. Siamo tra i paesi d’Europa che meno investono nella cultura e nell’istruzione”.

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