Roma, 25 apr. (LaPresse) – “La nostra non è una opposizione pregiudiziale” al nuovo Governo, “nè una fuga rispetto alla crisi del Paese” ma “le larghe intese sono la risposta sbagliata”. Lo ha detto il leader di Sel Nichi Vendola, rispondendo alla stampa dopo aver incontrato a Montecitorio il premier incaricato Enrico Letta.

“SERVONO RISPOSTE IMMEDIATE”. “Tuttavia – ha puntualizzato – qualunque governo dovesse nascere ha il dovere di dare risposte immediate con il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga e la conclusone dell’emergenza degli esodati, un punto di rottura nel rapporto di fiducia tra Stato e cittadini. Abbiamo indicato a Letta – ha spiegato – questi come terreni prioritari, a partire anche dalle condizioni drammatiche delle scuola e dell’università e dal negoziato con l’Europa per ridiscutere alla radice le politiche di austerità, a cominciare dai vincoli del patto di stabilità”.

“ABOLIRE SUBITO IL PORCELLUM”. Il nuovo governo poi, per il leader di Sel dovrà dare “immediati segnali di riforma della politica, a partire dalla abolizione dei rimborsi elettorali e del Porcellum”. Occorre “con un tratto di penna – ha aggiunto – la prova di reponsabiiltà della cancellazione di un sistema elettorale che è una vergogna. Basta una norma di un articolo per tornare al Mattarellum”. Anche “se dovesse precipitare la sitazione politica – ha concluso – è giusto non tornare al voto col Porcellum”.

“CENTROSINISTRA CAMPO DI MACERIE”. Vendola ha comunque ribadito dinon voler abbandonare il Pd. “Noi – ha detto – abbiamo da poche ore festeggiato la vittoria nelle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia. Speriamo fra qualche giorno di festeggiare la vittoria del centrosinistra nella capitale e negli altri enti in cui c’è il voto. Il centrosinistra è un blocco che dà speranza. Globalmente il centrosinistra è un campo di macerie. Siamo impegnati a ricostruire il campo del centrosinistra, non a regredire verso una politica di testimonianza”. “Non intendiamo – ha sottolineato Vendola – lucrare sulle difficoltà del Pd, non intendiamo essere la zattera che raccoglie profughi e fuggiaschi. Intendiamo mantenere l’interlocuzione col Pd e il cuore di questa interlocuzione è ‘quale Europa?’. Non ci interessano gli interessi di bottega. Vogliamo aiutare il centrosinistra a essere dentro il cuore della società italiana”.

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