Roma, 28 apr. (LaPresse) – Un clima di paura davanti a Palazzo Chigi dove proprio nel giorno del giuramento del nuovo governo guidato da Enrico Letta è avvenuta una sparatoria in cui sono rimasti feriti due carabinieri, una passante e anche lo sparatore . Dopo lo scioglimento della riserva di ieri pomeriggio e la presentazione della nuova squadra di ministri, il nuovo premier Enrico Letta alle 11.30 ha giurato davanti al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano insieme al suo esecutivo costituito da 21 ministri. Nel mezzo della cerimonia la sparatoria che ha gettato tutti nello sgomento. Subito scatatta la massima allerta anche nella piazza del Quirinale dove è stata fatta sgomberare la folla. Il consiglio dei ministri data la situazione di eccezionalità è stato anticipato alle 13.
IL PASSAGGIO DI CONSEGNE. Dopo il giuramento, ma con tempi anticipati rispetto al previsto, trasferimento a Palazzo Chigi per il primo Consiglio dei ministri della nuova compagine. Passaggio di consegne dunque tra Mario Monti e Letta, con tanto di tradizionale passaggio della famosa campanella con cui si dà inizio e fine ad ogni Consiglio dei ministri.
Nella riunione di oggi, anche il formale insediamento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi. Da questo pomeriggio, dunque, Letta continuerà a lavorare per limare il discorso che pronuncerà domani davanti alle Camere, chiamate a esprimersi sul voto di fiducia all’esecutivo.
DOMANI A MONTECITORIO. Domani sarà la volta di Montecitorio. Al mattino verrà convocata una Conferenza dei capigruppo per definire il timing del voto. Alle 14, in Aula, sono già all’ordine del giorno le comunicazioni del presidente Laura Boldrini, che verosimilmente riferirà delle decisioni prese appunto in Capigruppo. Una volta incassato il voto di fiducia alla Camera, il governo si dovrebbe presentare al Senato per avere il via libera definitivo.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata