Roma, 30 apr. (LaPresse) – “La mia giornata stamattina è iniziata carica di preoccupazione perché” dalla lettura dei giornali, dall’incontro con Shimon Peres e dal dibattito in Aula “mi sono reso conto che c’è un carico di aspettative assolutamente eccessive nei confronti di questo governo”. Lo ha detto il premier Enrico Letta nel suo intervento al Senato prima del voto di fiducia. “La situazione rimane di grandissima difficoltà ed emergenza” che non scompaiono “dopo che la Camera ha dato la fiducia al governo”.

La scelta di un governo di larghe intese “è figlia – ha detto Letta – di questa emergenza. Anche io avrei voluto un risultato elettorale diverso. Anche io avrei voluto essere seduto a un tavolo con un governo diverso” ma, ha spiegato il premier, “la realtà è questa che abbiamo di fronte. Guardare alla realtà è la più importante caratteristica di un uomo politico oppure raccontiamo a noi stessi delle favole per stare tranquilli”.

Quindi, per il presidente del Consiglio, “non ci sono alternative a quel che stiamo facendo” e non “bisogna avere timore” perché solo così “è possibile trovare soluzioni comuni”. “Chi ha paura di mescolarsi, chi ha paura di fare scelte – ha concluso Letta – è perché ha paura di avere una identità debole”.

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