Roma, 3 mag. (LaPresse) – La squadra di Governo targata Enrico Letta è al completo. Il premier convoca un Consiglio dei ministri straordinario in tarda serata pur di mettere fine a pericolose trattative e crescenti veti incrociati in corso nella strana maggioranza che lo sostiene e alla fine la quadra si trova su dieci viceministri e trenta sottosegretari. All’indomani, però, i nomi che completano l’organigramma del nuovo esecutivo fanno discutere il web.
#SOTTOSEGRETARI TRA I TREND TOPIC. Su Twitter, in mattinata, #viceministri e #sottosegretari sono gli hashtag più discussi tra semplici commentatori e addetti ai lavori. “Alla faccia della spending review! 40 sottosegretari…”, cinguetta ad esempio il segretario di presidenza di Montecitorio in quota Lega Davide Caparini. Del tutto contrariato anche il sindaco di Bari e rappresentante Pd Michele Emiliano: “Lista Sottosegretari governo Letta impresentabile, per scarsa qualità personale e per la logica politica spartitori” scrive aggiungendo l’hashtag ‘GovernoPessimo’. Le critiche, però, non arrivano solo da sinistra: “Letta al mattino dichiara ‘livello di tasse insostenibile’. Nel pomeriggio nomina Fassina viceministro con delega riforma fiscale. Ci sei o ci fai?”, attacca infatti Massimo Corsaro, rappresentante di Fratelli d’Italia.
E se c’è chi, come il sottosegretario alla Giustizia Gioacchino Alfano, utilizza il social network per una dedica speciale (“Dedico questa nomina alla mia gente ed in particolare all’appuntato dei carabinieri Michele Alfano. Mio padre”, scrive) sono i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè e alle Pari opportunità Michaela Biancofiore i più discussi.
LE CRITICHE DEL WEB A MICCICHE’. L’ex ministro siciliano occupa il terzo gradino del podio dei ‘topic trend’ italiani. Tanti i cinguettii che lo prendono di mira, sia da destra che da sinistra. “Miccichè ha fatto perdere Musumeci in Sicilia e affossato il sogno di un presidente di destra. Berlusconi l’ha premiato”, scrive un ex elettore di centrodestra deluso. “Chiamatemi nostalgica o tradizionalista ma di questa squadra il nome che lascia il segno è Miccichè alla Pubblica Amministrazione”, scrive invece la deputata di Sel Celeste Costantino da sempre contraria ad un Governo di larghe intese.
‘LA RETE NON DIMENTICA’ BIANCOFIORE. Dovrà ‘accontentarsi’ della medaglia di legno, invece, Michaela Biancofiore, neo sottosegretaria alle Pari opportunità che viene bersagliata dal web per due sue affermazioni fatte solo pochi mesi fa in riferimento alla crisi economica e ai matrimoni tra coppie omosessuali. “La rete non dimentica”, scrivono in tanti riportando le parole della Biancofiore: “Biancofiore disse: ‘Crisi? Ma se i bar sono pieni di gente! Alle 10 del mattino c’era la fila per il cappuccino, se uno ha perso il lavoro non sta al bar a prendere cappuccino e cornetto che costano 5 euro'”. E ancora: “Biancofiore sottosegretario alle pari opportunità, lei che aveva detto che ‘Berlusconi è normale perché ama le donne’ e no ai matrimoni gay?”. “Faccio la tessera del Pd per strapparla #SiScherza #Biancofiore”, “Biancofiore sottosegretario? quella che davanti al Tribunale di Milano ripeteva che Ruby possibile nipote di Mubarak? Non col mio voto”, cinguetta qualcun altro, mentre c’è chi difende la deputata Pdl: “Credo che chi critica Michela Biancofiore lo fa per un solo vero motivo: è la più determinata (spesso acritica) sostenitrice di Berlusconi”.
TWITTER ATTENDE NUOVE GAFFE. E se il deputato Pd Pippo Civati, posta sul suo blog una sua foto con il giurista Stefano Rodotà titolandola ‘Altri abbracci’ alludendo all’abbraccio ‘mortale’ tra Pd e Pdl, sul web c’è anche chi riesce ad essere bipartisan: “Ora il trucco – scrive un utente – è non mandare nessun sottosegretario alla ‘Zanzara’ o a ‘Un giorno da pecora’”. Tante, infatti, le gaffe dei politici fatte in radio ultimamente. Il podio dei bersagliati della rete è pronto per un’altra gara.
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