Dogliani (Cuneo), 3 mag. (LaPresse) – “Letta è premier attraverso una scorciatoia, l’ha ammesso lui” mentre “io speravo di fare il premier passando attraverso le primarie, e non le scorciatoie”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, intervistato da Giovanni Minoli, al Festival della tv e dei new media a Dogliani, nel cuneese. Ad ascoltarlo nel tendone della piazza centrale del paese, duemila persone. Renzi, acclamato, si è fermato a firmare autografi e si è concesso agli scatti fotografici di chi voleva una istantanea con lui.
“La prossima volta vinciamo le elezioni invece di smacchiare”, ha annunciato il rottamatore, sottolineando che “dopo il fallimento del Governo Berlusconi, ci dobbiamo domandare perché la sinistra non ha vinto. La sinistra ha sbagliato tutta la campagna elettorale. Serviva il Pd, non Renzi, ma il Pd è sparito. Grillo aveva 800mila persone in piazza, e il Pd era in teatro con il cartello ‘lo smacchiamo’”. “Nel 2013 – ha aggiunto – il centrosinistra ha sprecato un calcio di rigore per eliminare Berlusconi. Se Berlusconi non vuole che si tocchi il conflitto d’interesse, il Governo Letta non lo toccherà”.
Renzi ha detto di non essere interessato a guidare il Pd: “A questo giro – ha spiegato – non mi candido alla segreteria del Pd e non ho un mio candidato”. “Le idee – ha continuato – in politica valgono più delle persone. In questi ultimi mesi mi sono candidato a tutto, compreso a far il presidente del Consiglio con il suo partito contro. Ma non mi candido a riformare il Pd, non sono la persona giusta, vorrei un Pd più liquido”.
Rispetto alla sua campagna di ‘rottamazione’ ha spiegato: “Non ho cambiato idea su D’Aleama. Lui ha detto che sono una risorsa. Ho fatto una battaglia, che rifarei domattina, perché nel Pd i leader si rendessero conto che il clima stava cambiando. Poi ci sono rimasti Fioroni e Bindi invece di Veltroni e D’Alema, non un grande affare”.