Roma, 4 mag. (LaPresse) – “Grazie per la solidarietà. Non ho mai parlato di anarchia o di una nuova legge per il web. L’obiettivo è quello di arginare la violenza contro le donne, anche in rete”. Lo ha scritto sul suo account Twitter il presidente della Camera Laura Boldrini. “Vorrei ringraziare tutte e tutti – ha scritto poco dopo su Twitter – per i tanti attestati di solidarietà arrivati da parte di cittadini, associazioni, esponenti politici, sindacali, religiosi e rappresentanti istituzionali. Desidero anche ribadire il senso dell’intervista con Concita De Gregorio, uscita ieri su Repubblica, in merito alle diffamazioni, alle minacce, alle intimidazioni che mi riguardano diffuse attraverso il web. Nell’intervista non parlo mai né di anarchia, né di censura, né della necessità di una nuova legge”.

“Anzi, proprio perché credo nel potenziale partecipativo e democratico della rete – aggiunge – ho voluto attivare ed utilizzo quotidianamente, da presidente della Camera, una pagina Facebook ed un profilo Twitter, che considero strumenti utili al confronto e al dialogo. Ci tengo, anche con questi mezzi, ad accorciare le distanze tra le istituzioni ed i cittadini. Ma le minacce, gli insulti, le intimidazioni, la violenza non sono mai accettabili, né dentro il web né fuori. Nell’intervista, dunque, intendevo aprire un confronto sulla violenza contro le donne, che si manifesta anche attraverso Internet. Un raffronto può servire. La pedopornografia, in rete, viene seguita e perseguita con attenzione e preoccupazione. Quello che di sconcio accade contro le donne viene, invece, spesso sottovalutato e ridotto a goliardata machista. È un problema che deve riguardare tutti, non solo noi donne. L’obiettivo è arginare la violenza. Sono certa che saprß condividerlo anche chi ha giustamente a cuore la libertß della rete”.

Le affermazioni della Boldrini fanno eco a quelle del ministro dello Sport e delle Pari opportunità, Josefa Idem, che in un’intervista al Tg3 oggi ha detto: “Quello dei femminicidi è un fenomeno inaccettabile contro il quale occorre intervenire. Intendo chiedere una task force interministeriale con il ministero degli Interni e della Giustizia e lavorare insieme per trovare una soluzione”. “La prima cosa da fare è conoscere il fenomeno a fondo – ha aggiunto – vogliamo costituire un osservatorio nazionale che studi la violenza di genere per sapere a fondo che cosa dobbiamo combattere”. “Le pene? Ne discuteremo nella task force – ha concluso Idem – che vedrà coinvolto anche il ministero della Giustizia”.

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