Roma, 4 mag. (LaPresse) – Non si arresta la bufera su Michaela Biancofiore, eletta tra le fila del Pdl e scelta da Enrico Letta come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Al presidente del Consiglio non è affatto piaciuto l’atteggiamento tenuto dalla deputata, che all’indomani del giuramento è tornata a parlare con la stampa affermando che “I gay si ghettizzano da soli e difendono interessi di parte”. Abbastanza per spingere Letta a toglierle la delega alle Pari opportunità, allo sport e alle politiche giovanili – criticata da ogni parte negli ultimi giorni – e ad assegnarle quella alla Pubblica amministrazione e alla semplificazione, che sarà condivisa con Gianfranco Micciché. Il presidente del Consiglio, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, avrebbe deciso di dare quindi “un’ultima chance” a Biancofiore.
Nel corso della cerimonia di giuramento dei sottosegretari e dei viceministri, Letta aveva chiesto “sobrietà” nelle parole e nelle azioni, atteggiamento evidentemente distante da quello tenuto da Biancofiore. Il problema, spiegano finti vicino al premier, è che il sottosegretario avrebbe di fatto “violato il patto” siglato proprio con Letta. Il presidente del Consiglio si era “raccomandato” con la sua squadra di prestare “ancora più attenzione”, rispetto a quella richiesta ai governi “tradizionali”, per cercare di non destabilizzare l’equilibrio di un esecutivo che deve fare concretamente i conti con gli scontri interni tra Pd e Pdl. L’intervento di Biancofiore, appena poche ore dopo il giuramento, non è quindi stato “gradito” da Letta.
La delega alle Pari opportunità, secondo quanto si apprende, potrebbe non essere assegnata a nessuno. Inoltre, come fanno notare fonti di Palazzo Chigi, la nomina dei sottosegretari dipende direttamente dal premier, così come l’eventuale loro rimozione dagli incarichi. Da qui la decisione di concedere alla deputata del Pdl “l’ultima chance” in relazione ai suoi compiti.
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