Roma, 12 mag. (LaPresse) – “Io penso che Mada Kabobo, il clandestino assassino, non dovrebbe rimanere in un carcere italiano. Ci costerebbe troppi soldi. Che venga rispedito nel suo Paese, meglio se a calci. E che si ripuliscano in fretta le nostre città, con controlli casa per casa, via per via, da tutti i clandestini!”. Così il segretario regionale lombardo della Lega Nord su Facebook.

Numerosi i commenti sulla sua pagina. Alcuni contro il ministro delle Pari opportunità Cecile Kyenge: “Fuori tutti insieme alla loro connazionale ministra dei miei stivali”. “Mandalo a casa della Boldrini o della Kyenge. Meglio la seconda, visto che sono della stessa risma…”.

Ma la maggiorparte appartengono a persone disponibili a passare subito ai fatti: “Passiamo ai fatti adesso Matteo tra un po’ saranno più di noi”, “non calci in faccia ma duri nel culo”, “mi offro volontario per i calci”, “incominciamo qualche bel rastrellamento alla vecchia maniera”, “dopo la procura anti-terrorismo, dopo la procura anti-mafia ora la procura anti-immigrazione”. E c’è chi è ancora più sbrigativo: “Affondate i barconi altro che centri di accoglienza”. Mentre qualcuno suggerisce: “A lambrate ci sono cinque forni”.

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