Roma, 14 mag. (LaPresse) – L’ufficio di presidenza della Camera ha approvato la richiesta di estensione dell’assistenza sanitaria integrativa anche al convivente dello stesso sesso del deputato o della deputata. Hanno votato a favore Pd, Pdl e Sel, mentre Movimento 5 Stelle, Scelta civica e Fratelli d’Italia si sono astenuti. Voto contrario da parte della Lega Nord.
La richiesta era stata presentata da Ivan Scalfarotto, deputato del Pd, e il provvedimento sarà valido dietro pagamento di una quota da parte dei parlamentari che ne faranno richiesta. “La Presidenza della Camera – afferma lo stesso Scalfarotto – ha riconosciuto finalmente che una convivenza more uxorio è una convivenza more uxorio, e non importa se i conviventi sono del medesimo sesso o del sesso opposto: la copertura assicurativa dei deputati spetta a tutte le famiglie di fatto, e non solo a quelle eterosessuali”. “Ora che abbiamo finalmente fissato questo elementare principio, bisogna che il Parlamento sancisca in tutta fretta che ciò che si applica ai deputati deve applicarsi a tutti i cittadini – scrive ancora Scalfarotto sul suo blog – Perché non va bene se siamo tutti uguali, ma poi qualcuno è più uguale degli altri”.
Commenti positivi anche da parte del leader di Sel, Nichi Vendola, che su Twitter chiede che la decisione assunta dalla Camera non sia “un privilegio per pochi” ma “un diritto che spetta a tutti gli italiani”.
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