Roma, 18 mag. (LaPresse) – “Nessuna fuga in avanti della Consulta. Decida il Parlamento. Prima mettiamo a riparo la legge elettorale dalla dichiarazione di illegittimità costituzionale con piccoli ritocchi. Poi affrontiamo una riforma complessiva”. Lo afferma in una intervista a La Repubblica l’ex ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. “Penso – spiega – che non possa che essere il Parlamento a decidere sulla legge elettorale. La decisione della Cassazione di rimandare alla Consulta deve servire da sprone, da monito per accelerare”.

“Il rinvio della Consulta – prosegue – non diventi l’alibi per sistemi elettorali di comodo. E’ chiaro che per noi il ritorno al Mattarellum non è una soluzione. Siamo disponibili a superare il Porcellum, come indica il ministro Quagliariello, intanto attraverso una clausola di salvaguardia”, cioè “introduciamo una modificica minima che elimini il vizio costituzionale introducendo la soglia per il premio di maggioranza. Quindi apriamo il dibattito per una riforma più ampia dell’assetto istituzionale”.

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