Roma, 7 giu. (LaPresse) – Il segretario generale della presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, su sollecitazione del presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha diramato una circolare relativa alle modalità di concessione del trasporto aereo, con l’intento di assicurare il raggiungimento degli “obiettivi governativi di contenimento della spesa pubblica”. Nella circolare è evidenziato che “sarà necessario che ogni istanza per la concessione di un volo di Stato sia corredata da documentazione attestante le circostanze che rendono indispensabile ed eccezionale l’utilizzo del mezzo aereo (inderogabilità, sicurezza, urgenza, motivazioni istituzionali, mancanza di mezzi di trasporto alternativi, ecc)”.
“In tale prospettiva – spiega il segretario generale – è necessario che ogni istanza rechi una sintetica ma dettagliata relazione nella quale siano esposti, oltre alla precisa natura degli impegni ministeriali, elementi utili ai fini della valutazione politico-istituzionale sulla concessione del volo di Stato precisando altresì, le circostanze e le attività, precedenti o successive alla missione, ostative dell’uso di voli commerciali o altri mezzi di trasporto”. Restano al contempo valide, sottolinea la circolare, le condizioni e procedure da osservare nella gestione del trasposto aereo di Stato già indicate con il decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011 e la direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 23 settembre 2011. Sarà possibile l’utilizzo del trasporto aereo di Stato “solo se sussistano comprovate, imprevedibili ed urgenti esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali e l’impossibilità di provvedere ai trasferimenti con voli di linea e se vi è l’accertata indisponibilità di altre modalità di trasporto compatibili con lo svolgimento di dette funzioni; per finalità di sicurezza, a supporto delle attività degli Organismi preposti alla tutela della sicurezza nazionale e per la protezione dei soggetti individuati con decreto del Ministero dell’interno; per ragioni sanitarie d’urgenza, in favore di cittadini italiani, limitatamente all’ambito nazionale, gravemente malati o traumatizzati, nei casi di imminente pericolo di vita e che non si possano trasportare con altri mezzi; per ragioni umanitarie, rivolto esclusivamente ai cittadini italiani che versino in situazioni di grave pericolo connesse a epidemie o altre gravi calamità e che non sia possibile trasportare con altri mezzi”.
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