Milano, 16 giu. (LaPresse) – “Lo ha detto anche Epifani, se cade il governo non si torna ad elezioni. Vuol dire che ha in mente un governo diverso con dentro i grillini. Questo è ciò che agita il Pd e il Pdl”. Così il segretario della Lega, Roberto Maroni, arrivando all’assemblea degli eletti della Lega Nord, convocata oggi a Milano. “Noi guardiamo con preoccupazione alla situazione – ha proseguito – consapevoli che se cade il governo si va ad elezioni subito e noi siamo pronti”.
Maroni ha poi definito “Tanto fumo e poco arrosto” il decreto fare varato ieri dal Consiglio dei ministri. “A parte il non pignoramento della prima casa, che è una cosa più di bandiera – ha proseguito – c’è solo una cosa positiva, il finanziamento di risorse per le infrastrutture anche in Lombardia. Non c’è nemmeno lo sblocco di 37 milioni di euro per le zone colpite dal terremoto”, in particolare nel mantovano. Questi fondi “dovevano essere nel decreto – ha spiegato – il governo lo aveva promesso”. Per Maroni si tratta di “una lacuna molto grave da parte del Governo del non fare”.
All’assemblea degli eletti del Carroccio sono presenti i vertici del partito, tra i quali il vicesegretario Matteo Salvini e i governatori di Piemonte e Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia. Presenti anche i capigruppo alla Camera Giancarlo Giorgetti e al Senato Massimo Bitonci.
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