Milano, 24 giu. (LaPresse) – Ecco i principali processi chiusi che hanno visto imputato Silvio Berlusconi.

CASO MILLS. Dopo cinque anni di processo, iniziato nel marzo del 2007, Silvio Berlusconi nel febbraio 2012 è prosciolto per prescrizione dai giudici della decima sezione penale del tribunale di Milano al termine del procedimento sul caso Mills. Il Cavaliere era stato rinviato a giudizio il 30 ottobre 2006 perché accusato di corruzione in atti giudiziari, per aver versato 600mila dollari all’avvocato inglese David Mills in cambio di dichiarazioni rese al tribunale di Milano nel processo per corruzione alla guardia di finanza e in quello dei fondi neri di All Iberian.

PROCESSO ALL IBERIAN 1. Nel 2000 Silvio Berlusconi viene prosciolto per prescrizione del reato nel processo All Iberian 1, relativo al presunto finanziamento illecito al Psi di Bettino Craxi. Il Cavaliere era accusato di aver versato illecitamente 22 miliardi di lire, tra il 1991 e il 1992, al Partito socialista, attraverso fondi occulti della società Finivest. In primo grado l’ex premier viene condannato, ma nel 1999 l’appello e nel 2000 la Cassazione ribaltano la sentenza.

PROCESSO LENTINI. Nel 1995 Berlusconi viene indagato per falso in bilancio. E’ accusato di aver versato in nero dalle casse del Milan a quelle del Torino dieci miliardi di lire per l’acquisto del calciatore Gianluigi Lentini. Rinviato a giudizio nel 1998, nel 2002 viene definitivamente prosciolto per la prescrizione del reato.

LODO MONDADORI. Nel 2001 Silvio Berlusconi viene prosciolto e non assolto (come avevano chiesto i suoi legali) dall’accusa di corruzione semplice nell’ambito della spartizione della Mondadori nel 1991. Il Cavaliere non è mai stato rinviato a giudizio perché nel 2001 il reato cade in prescrizione.

PROCESSO SME. Il processo Sme riguarda la mancata vendita della Società meridionale di elettricità (Sme) posseduta dall’Iri (Istituto per la ricostruzione industriale), nel 1985 presieduta da Romano Prodi, alla Cir di Carlo de Benedetti. In base all’accordo siglato proprio da Prodi e De Benedetti, l’Iri avrebbe dovuto cedere la sua partecipazione in Sme (63%) per circa 497 miliardi. Alla vendita si oppone l’allora premier Bettino Craxi. Compaiono altre offerte e De Benedetti fa causa all’Iri chiedendo il ripristino dell’accordo. Il tribunale civile di Roma, presieduto dal giudice Filippo Verde, respinge il ricorso. Nel 2000 inizia il processo a carico di Berlusconi, accusato di aver corrotto il giudice Verde con 750 milioni di lire e l’allora presidente della sezione gip del tribunale di Roma, Renato Squillante, con due versamenti. Nel 2008 il Cavaliere viene assolto dall’accusa di corruzione in atti giudiziari per non aver commesso il fatto, da quella di corruzione ai fini della mancata vendita della Sme perché il fatto non sussiste.

MEDIATRADE. Il 18 maggio 2012 la seconda sezione penale della Cassazione conferma il proscioglimento deciso dal gup di Milano il 18 ottobre 2011 “per non aver commesso il fatto” nei confronti di Silvio Berlusconi per la vicenda Mediatrade sui diritti cinematografici e tv. Il proscioglimento era stato impugnato dalla procura di Milano.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata