Roma, 24 giu. (LaPresse) – I processi di Milano e Brescia non sono gli unici che coinvolgono l’ex premier Silvio Berlusconi. Ecco gli altri:
BARI, INCHIESTA SUL GIRO DI ESCORT DI TARANTINI. Nel settembre del 2011 si chiude a Bari l’inchiesta sul presunto giro di escort gestito dall’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini nelle residenze private dell’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. A coordinare le indagini il capo della procura di Bari, Antonio Laudati, e i pubblici ministeri Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis. In un primo momento l’inchiesta pugliese individua il Cavaliere come vittima delle estorsioni di Tarantini insieme alla moglie Angela Devenuto e l’ex direttore dell’Avanti, Valter Lavitola. In tutto sono 8 gli indagati, tra cui figura anche la cosiddetta ‘Ape regina’, Sabrina Began, e oltre 100mila le intercettazioni telefoniche e ambientali.
A novembre l’ex premier, insieme a Lavitola, viene però indagato per aver indotto Tarantini a mentire all’autorità giudiziaria. Berlusconi su questi fatti viene ascoltato a Bari lo scorso 17 maggio dal procuratore aggiunto Pasquale Drago. Quest’ultimo infatti sostituisce Laudati, sospeso dall’inchiesta perché accusato di favoreggiamento personale aggravato. Il magistrato avrebbe infatti aiutato Gianpaolo Tarantini e, indirettamente, l’allora premier Silvio Berlusconi ad “eludere le indagini”.
Intanto, dal momento che il presunto giro di escort si sarebbe verificato nella residenza romana di Berlusconi, palazzo Grazioli, una parte dell’inchiesta si era spostata a Roma. Nell’interrogatorio di Bari il leader del Pdl tenta di sciogliere il nodo del contrasto che c’è, nonostante i fatti siano gli stessi, tra l’essere indagato a Bari per concorso in induzione a mentire all’autorità giudiziaria ed essere persona offesa a Roma dal reato di estorsione. Secondo il pm Drago, Lavitola, in concorso con Berlusconi, avrebbe indotto Tarantini, in cambio di almeno 500mila euro, a mentire negli interrogatori del 29 e 31 luglio 2009 ai pm baresi che indagavano sul giro di escort.
NAPOLI, INCHIESTA SULLA COMPRAVENDITA DI SENATORI. I guai giudiziari non si fermano per Berlusconi. Nel febbraio 2013 il leader del Pdl viene indagato per corruzione e finanziamento illecito ai partiti dai pm di Napoli Vincenzo Piscitelli, Henry John Woodcook e Francesco Curcio, Alessandro Milita e Fabrizio Vanorio. L’accusa è di aver corrotto nel 2006, con 3 milioni di euro, il senatore Sergio De Gregorio per favorire il suo passaggio tra le fila del partito di via dell’Umiltà. Insieme a Berlusconi sono stati indagati anche Valter Lavitola e lo stesso senatore De Gregorio.
SARDEGNA, DUE I PROCEDIMENTI APERTI. Anche in Sardegna si aprono due procedimenti giudiziari ai danni di Berlusconi. Un procedimento penale pendente presso il giudice di pace de La Maddalena e uno civile presso il tribunale di Cagliari. Entrambi risalgono al 2009, alla trasferta elettorale del Cavaliere sull’isola. Tutti e due fanno riferimento a una serie di comizi che Renato Soru, allora governatore dell’isola, non avrebbe troppo apprezzato. Su queste richieste deve ancora esprimersi la giunta per le autorizzazioni della Camera.
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