oma, 17 lug. (LaPresse) – “Non ho alcun interesse a far saltare il Governo Letta. E il bello è che lo sanno tutti! C’è una ragione ideale, per me: faccio il tifo per il mio Paese, non spero nel disastro. Sempre”. Lo scrive nella sua newsletter il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, a proposito dell’accusa di voler far cadere il Governo Letta sullo scandalo del dissidente kazako che ha coinvolto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. “Lo dicono quelli del Pdl, – afferma Renzi – perché sanno che in caso di elezioni, una candidatura forte li manderebbe a casa, per cinque anni. E loro, miracolati dal capolavoro di Pierluigi Bersani, preferiscono stare al Governo delle larghe intese anziché all’opposizione”. Il sindaco di Firenze ne ha anche per il suo partito. “Lo dicono alcuni dirigenti del Pd – scrive ancora – il cui obiettivo è giocare la sfida congressuale. E questo è un po’ meno serio. Se molti dirigenti del Pd non vogliono che mi candidi, va bene. Se vogliono tenersi il partito, va bene. Se preferiscono perdere le elezioni pur di mantenere una poltrona, va bene. Ma ci facciano la cortesia di non strumentalizzare una vicenda di cui come italiano mi vergogno”. Renzi stigmatizza inoltre i comunicati stampa “ipocriti” dei partiti. “Lasciate stare quello che vi dicono nell’ipocrisia dei comunicati stampa: nei palazzi romani non c’è proprio nessuno che voglia tornare alle elezioni, nemmeno tra i parlamentari delle minoranze. Insomma se cade Letta, non si vota”. “E se anche si formasse un nuovo Governo – conclude Renzi – non sarei io candidabile avendo più volte detto che se andrò a Palazzo Chigi un giorno, ci andrò forte del consenso popolare non di manovre di Palazzo. Dunque, di che cosa stiamo parlando?”.