Roma, 29 lug. (LaPresse) – Tre le possibili strade che si apriranno per Silvio Berlusconi quando la Cassazione si pronuncerà sulla sentenza Mediaset. I giudici della sezione feriale potrebbero confermare la condanna d’appello e per l’ex premier, condannato a 4 anni di reclusione (tre però sono coperti dall’indulto ndr) per frode fiscale con l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici, non si aprirebbe certo la porta del carcere. Questo per due motivi: il primo è che il Cavaliere è ultrasettantenne e il secondo perché tre dei quattro anni sono coperti con l’indulto, per cui Berlusconi ha trenta giorni di tempo per chiedere l’affidamento in prova o ai servizi sociali.
Altra ipotesi più favorevole per l’imputato è che la Cassazione annulli in toto la sentenza impugnata e assolva l’ex premier, oppure che disponga un appello bis: in tal caso dovrebbe accogliere qualche rilievo tecnico sollevato dalla difesa del Cavaliere. In questo caso sarebbe la Corte d’appello di Milano, cui verrebbe rinviato il caso, a prendere atto dell’avvenuta prescrizione per una parte del reato di frode fiscale contestato all’ex premier.
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