Bologna, 2 ago. (LaPresse) – “Come si fa ad innamorarsi delle istituzioni?”. Se lo chiede la presidente della Camera Laura Boldrini, a Bologna per le celebrazioni in ricordo delle vittime della strage del 2 agosto 1980, spiegando che per lei le istituzioni non sono state capaci “di dire tutta la verità”. “Chiediamo – ha aggiunto Boldrini – chiarezza e trasparenza, perché vuol dire anche giustizia. E lo dobbiamo a loro, ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti. Qualcuno glielo dovrà pur dire perché è successo, lo dobbiamo a loro ma anche a noi cittadini”.

Durante il suo intervento sul palco, la presidente della Camera ha anche ricordato la sua personale esperienza: “Questa è una ferita ancora aperta e dolorosa per coloro che hanno a cure la vita democratica di questo paese, per tutti noi che siamo qui. Vale per tutti, di ogni età, ma è vero soprattutto per quelli della mia generazione. Io allora avevo 19 anni, quella mattina ero qui a Bologna”. “Ero una studentessa universitaria – ha aggiunto la Boldrini -. Ricordo perfettamente lo sgomento e il dolore di tutti. Eravamo forse ancora troppo giovani per capire il senso di piazza Fontana e di piazza della Loggia, ma quel 2 agosto fummo trascinati a forza nella consapevolezza dell’età adulta”. “La nostra vita – ha ancora detto la Boldrini con forte partecipazione emotiva – fu segnata da tre eventi: il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, la strage di Ustica e la strage di Bologna”.

MESSAGGIO DI NAPOLITANO – In Piazza Medaglie d’Oro, è stato anche letto il messaggio di Giorgio Napolitano inviato al presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi: “A trentatré anni dalla strage che sconvolse la città di Bologna e l’Italia intera, rivolgo il mio pensiero deferente e partecipe ai famigliari delle ottantacinque vittime e ai tanti feriti di quel barbaro attentato terroristico. Il meditato ricordo di quegli anni che hanno insanguinato il Paese non solo costituisce un doveroso e commosso omaggio alle vittime, ma è volto a diffondere e condividere con le giovani generazioni, che non hanno vissuto quelle vicende, consapevolezza storica, sensibilità civica, convinta mobilitazione a tutela dei principi democratici sanciti dalla nostra Costituzione”. “Rinnovo pertanto – scrive Napolitano – il mio apprezzamento per l’impegno profuso dall’Associazione da lei presieduta nel promuovere e coltivare una riflessione collettiva su quel periodo sofferto della nostra storia e nell’adoperarsi affinchè venga fatta piena luce sugli aspetti del feroce atto terroristico, non ancora chiariti nonostante la lunga, ma non ancora conclusa, serie di investigazioni e processi. Con questi sentimenti, esprimo a lei, ai feriti e ai famigliari di chi ha perso la vita in quello spietato attentato l’affettuosa, commossa vicinanza mia e dell’intero Paese”.

MESSAGGIO DI GRASSO – Anche il presidente del Senato Pietro Grasso ha ricordato l’importanza di far luce sulla strage di 33 anni fa: “In occasione del 33esimo anniversario della strage di Bologna, desidero condividere con i familiari il ricordo doloroso di quel lontano 2 agosto, quando una violenza inaudita ha strappato alla vita 85 innocenti. Ricordare è indispensabile – aggiunge il presidente Grasso – affinché si continui a lottare contro l’oblio e contro il terrorismo e affinché si prosegua nella ricerca instancabile della verità storica e processuale. Molti errori sono stati compiuti, troppi depistaggi e ritardi nella ricostruzione dei fatti hanno rischiato di incrinare irreparabilmente il rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni. Ma in questi 33 anni la forza e la determinazione di voi familiari ha fatto sì che la memoria di questa data continui a trasmettere a tutti noi un messaggio forte: non esiste ragione che possa essere anteposta al diritto alla vita e alla giustizia dei cittadini, non si può e non si deve smettere di chiedere verità e giustizia”. “Sono certo – conclude Grasso – che anche il Parlamento saprà dare il suo contributo, utilizzando ogni strumento possibile per fare luce sulle ombre del nostro passato e continuando a lavorare sul piano legislativo per rendere più efficiente il nostro sistema giudiziario. Con questa intima convinzione rinnovo, come cittadino e come presidente del Senato, la mia vicinanza e il mio affetto alle famiglie colpite, esprimendo il mio più profondo cordoglio per quanti persero la vita in quel tragico evento”.

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