Roma, 7 ago. (LaPresse) – “Il principio di legalità in uno stato democratico viene prima di qualsiasi valutazione politica”, anche prima “dell’esecutivo”, per questo “non vedo altra possibilità che prendere atto della sentenza e degli effetti che produce”. E’ quanto afferma il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, in una lunga intervista al Corriere della Sera, in merito alla sentenza di condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale. Il Cavaliere, spiega, dovrebbe fare un passo indietro, perché “è giusto” ed è ciò “che avviene normalmente” in uno stato democratico. “Tutti i cittadini – dice Epifani – sono uguali davanti alla legge, per quanto possa essere dura. In qualsiasi ordinamento democratico il principio di legalità non può mai essere discusso”.
Il leader del Pd ribadisce poi che il governo deve essere messo “in condizione di agire” e che “per questo ci vuole “fermezza”. “Non ci facciamo tirare la giacca”, dice Epifani, “non ci facciamo condizionare da vicende, che pur avendo una grande rilevanza non sono il cuore della scelta che il Paese ci chiede”.
BRUNETTA: EPIFANI METTE FINE ALLE LARGHE INTESE. Immediata la replica del Pdl, che per bocca del capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, sottolinea come Epifani abbia “esplicitamente messo in conto la fine delle larghe intese”.
SCHIFANI: EPIFANI INCENDIA CLIMA POLITICO. “Le dichiarazioni di Epifani – afferma a SkyTg24 il capogruppo del pdl al Senato Renato Schifani – tendono a incendiare il clima politico nel momento in cui bisognerebbe rasserenare il clima. Non è una provocazione ma quasi”. “La storia del Pdl si commenta da sé – prosegue Schifani – non abbiamo bisogno di lezioni da nessuno. Epifani faccia analisi all’interno del Pd”.