Roma, 14 ago. (LaPresse) – Chiedere la grazia per Berlusconi? “Sono parole che mi sono state messe in bocca. Non aggiungo altro sull’argomento”. E’ quanto afferma, sentito da LaPresse, Piero Longo, uno dei legali di Silvio Berlusconi, preannunciando: “farò un esposto alla giornalista di Radio capital”. Nell’intervista radiofonica il legale del Cavaliere ha spiegato che “l’agibilità politica è poi altra cosa ma se venisse chiesta e data la grazia ci potrebbero essere novità perchè questa può riguardare parzialmente la pena. Anche le pene accessorie”. E poi la frase controversa, che sarebbe stata decontestualizzata: “la grazia verrà prima o poi formalmente richiesta”. Secca la smentita di Longo: “Non ho detto questo. Ho detto invece che il primo a sapere che la domanda di grazia sarà avanzata sarà il capo dello Stato. Per rispetto istituzionale”.
“Smentisco categoricamente di aver dichiarato che il presidente Berlusconi prima o poi chiederà la grazia. In una breve conversazione con Radio Capital – si legge in una nota di Piero Longo – mi sono limitato a precisare le fonti normative per il beneficio che il Presidente della Repubblica può concedere a sua assoluta discrezionalità”.
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