Roma, 15 ago. (LaPresse) – “La lunga nota di Napolitano mette fine a un dibattito che, tra ipotesi impraticabili e minacce di impeachment, stava prendendo una deriva inutile e pericolosa”. Lo afferma il presidente del Senato Piero Grasso in un’intervista a ‘La Stampa’, sottolineando che bisogna “cambiare la legge elettorale per ricucire lo strappo fra elettori e politica”. Per Grasso “la necessità delle riforme non è negoziabile”.
“E’ il momento di dare una nuova forma al nostro Stato – dice Grasso – con coraggio, determinazione e intelligenza. E’ necessario ridurre il numero dei parlamentari, tagliare i costi della politica, superare il bicameralismo perfetto e dare un ruolo nuovo e diverso alle due Camere, ma anche rivedere la divisione di competenze tra governo centrale, regioni e comuni”. Sul Porcellum e sulla riforma della legge elettorale Grasso afferma: “Un ottimo segnale del Parlamento l’aver decretato l’urgenza per riformarlo”.
Grasso non si sbilancia formulando ipotesi sullo scenario post riforma elettorale “Nel nostro Paese – dice il presidente del Senato – uno dei passatempi più praticati, dopo il fantacalcio, è la fantapolitica – aggiunge il presidente del Senato – Se non fosse una situazione cosi’ drammatica sarebbe quasi divertente assistere al balletto delle date sulle prossime elezioni. Ognuno guarda la sua agenda e sulla base dei propri impegni e dei propri interessi propone un fine settimana a piacere. Non scherziamo: l’unico che può sciogliere le camere è il presidente Napolitano”. Sul governo guidato da Enrico Letta il presidente del Senato Grasso dice: “Ha impostato un buon lavoro. I risultati ci saranno in autunno. Ora serve stabilità”.
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