Roma, 21 ago. (LaPresse) – Fallisce il tentativo di mediazione affidato da Silvio Berlusconi al segretario del Pdl, Angelino Alfano. Dopo quasi tre ore di colloquio a palazzo Chigi stasera, Alfano e il premier Enrico Letta, si sono lasciati con posizioni distanti in merito all’agibilità politica del Cavaliere, dopo la conferma della sentenza della Corte di cassazione sul processo Mediaset.
PER PDL UN VOTO DEL PD PER DECADENZA CAV è ROTTURA – Il vicepremier Alfano, secondo quanto riferiscono fonti di partito, avrebbe infatti ribadito l’impossibilità di proseguire la strada del governo delle larghe intese, qualora il Pd votasse per la decadenza da senatore del leader azzurro ed ex premier.
Il segretario del Pdl, sempre secondo quanto riferiscono le stesse fonti, avrebbe definito il voto favorevole alla decadenza da parte degli esponenti del Partito democratico, senza alcun approfondimento, un atteggiamento pregiudiziale. Alfano avrebbe infine sottolineato l’importanza del parere di illustri giuristi, che esprimono dubbi sulla retroattività della norma Severino che riguarda la decadenza del Cavaliere da senatore. Durante il colloquio Letta e Alfano avrebbero anche affrontato la questione dell’abolizione dell’Imu, sulla quale invece il premier e il vicepremier, riferiscono fonti governative, avrebbero fatto significativi “passi avanti”.
Il Pdl ha ribadito che non vuole far cadere il governo, ma ha sottolineato che non accetta le posizioni pregiudiziali del Pd sulla questione della decadenza di Berlusconi da senatore, dopo la conferma della condanna da parte della Suprema Corte.
IL GIALLO SU PRESENZA DI FRANCESCHINI – Sullo sfondo del teso faccia a faccia Letta-Alfano c’è anche il giallo sulla presenza di Dario Franceschini a palazzo Chigi oggi, mentre era in corso stasera il colloquio Letta-Alfano sull’agibilità politica di Silvio Berlusconi, terminato alle 21 circa dopo 3 ore. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha varcato la soglia della sede del governo circa 10 minuti prima del vicepremier e l’ha lasciata poco dopo la fine del bilaterale tra il premier e il suo vice. Dallo staff di Franceschini assicurano che il ministro è semplicemente andato a palazzo dove si trova il suo studio, senza partecipare quindi al colloquio. Altre voci raccontano che Alfano avrebbe fatto anticamera per circa un’ora, mentre Letta riceveva proprio Franceschini e che quest’ultimo poi si sarebbe appartato nel suo ufficio. Resta il fatto che non in pochi malignino su un vertice a tre e non a due, visto il ruolo di Franceschini e come ministro e come esponente del Pd. In fondo la decadenza del Cavaliere sarà discussa in giunta in Senato, una faccenda quindi di rapporti tra governo e Parlamento.
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