Roma, 26 ago. (LaPresse) – Via libera del Consiglio dei ministri ai provvedimenti che mirano a riorganizzare e rendere più efficiente la Pubblica amministrazione, provvedimenti – esordisce il premier Enrico Letta in conferenza stampa a palazzo Chigi – “che hanno una funzione fondamentale per la riorganizzazione e la modernizzazione della Pubblica amministrazione”. Tra le novità strutturali inserite nel testo del decreto anche quella che riguarda la lotta al precariato. “Abbiamo deciso di dare una soluzione strutturale al problema” spiega il presidente del Consiglio annunciando la volontà del Governo di “tipizzare e ridurre” le forme di lavoro flessibile e mettere alcune barriere per evitare che si ripetano “le scorciatoie per le assunzioni senza concorso, fin troppo presenti in passato”. Nei piani dell’Esecutivo “un percorso e un processo di parziale inserimento” dei precari, con una procedura altamente selettiva. “Nella pubblica amministrazione bisogna superare precariato e assunzioni clientelari” sintetizza poi, su Twitter, il segretario del Pdl Angelino Alfano. “Con le disposizioni che introduciamo il contratto tipico – aggiunge il ministro della Funzione pubblica Gianpiero D’Alia – è quello a tempo indeterminato” che assicura che non ci saranno “mai più contratti a termine che non siano eccezionali e temporanei così come sono le prestazioni richieste”. “Abbiamo introdotto – sottolinea poi il ministro D’Alia – delle norme che obbligano le amministrazioni pubbliche ad assumere tutti i vincitori di concorsi”.

Sempre nell’ambito della Pubblica amministrazione, evidenzia Letta, il Governo ha approvato “importanti” interventi per “rafforzare la lotta alla corruzione, la prevenzione e la trasparenza”. Sarà la Civit (Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’ Integrità delle amministrazioni pubbliche) a gestire la lotta alla corruzione. I due provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri (un decreto legge e un disegno di legge) prevedono inoltre la creazione di un’agenzia per la coesione territoriale destinata a gestire i 30 miliardi di fondi europei in arrivo nel 2014-2020 (“Purtroppo- ha spiegato – non riusciremo a utilizzare tutte le risorse europee degli ultimi sette anni – ammette Letta – ma puntiamo a utilizzare le risorse” del bando successivo), tagli del 20% e del 10% alle spese per auto blu e consulenze, un investimento per l’assunzione di mille vigili del fuoco e una semplificazione per l’immissione in ruolo dei ricercatori precari mentre il ministero dei Beni culturali, grazie al decreto, potrà assumere personale già nel 2013, in deroga alla legge sulla “Spending review”, nel limite del 20% delle unità cessate nel 2012. Nuove norme, infine, per quel che riguarda il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti che, spiega il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando “abbiamo deciso di andare avanti con la tracciabilità, senza però far gravare sulle imprese il peso di questa tracciabilità” che sarà “limitata ai produttori e ai gestori di rifiuti pericolosi”.

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