Roma, 30 ago. (LaPresse) – “Io sono stanco. Ma di quella stanchezza che matura un’incazzatura formidabile”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog l’indomani del provvedimento con cui è stata cancellata l’Imu e introdotta la Service Tax. “Io sono stanco – prosegue Grillo – di essere gandhiano, di osservare leggi fatte per favorire i delinquenti”. Segue un elenco di presunte ‘malefatte’ dell’esecutivo. “E’ stata una giornata particolare quella di ieri – si legge nel post – con l’abolizione della parola Imu e la sua resurrezione in Service Tax che cadrà in gran parte sugli inquilini, fascia ovviamente più debole dei proprietari, una giornata in cui la coppia Violante&Napolitano ha forse trovato il cavillo mancante per salvare un pregiudicato con il rinvio della legge Severino alla Corte Costituzionale. Una legge che impedisce a chi ha condanne superiori a due anni di sedere in Parlamento”.

“Prendo atto – rincara il leader del M5S – che noi non esistiamo, che nove milioni di italiani sono dei fantasmi, che ogni legge partorita da loro, in particolare quella elettorale, è contro di noi e per la loro sopravvivenza”.

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