Roma, 30 ago. (LaPresse) – Carlo Rubbia, neo senatore a vita nominato oggi da Giorgio Napolitano, è un fisico italiano vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984.

Nato a Gorizia il 31 marzo 1934, figlio di un ingegnere elettronico e di una maestra di scuola elementare, nel 1957 viene ammesso alla Normale di Pisa per un posto vacante dopo essere risultato 11esimo su 10 posti disponibili.

Nel 1957 di laurea in fisica all’Università di Pisa con una tesi sui raggi cosmici; trascorre un anno alla Columbia University dove svolge il suo dottorato e approfondisce gli studi sugli acceleratori di particelle, e poi un anno all’Università La Sapienza di Roma dove inizia a collaborare come assistente del suo relatore, il fisico italiano Marcello Conversi.

Dal 1960 entra a far parte del CERN. Qui svolge attività di ricerca sulla fisica delle particelle elementari e completa esperimenti sulle interazioni deboli al sincrociclotrone, al protosincrotrone e in seguito al collisionatore di fasci protonici.

Nel 1976 modifica un acceleratore SPS allo scopo di far collidere le particelle protone-antiprotone aumentando l’energia prodotta. A capo del gruppo di cento fisici noto col nome di UA1 Collaboration, crea così il collisionatore col quale nel 1983 scopre le particelle che sono responsabili dell’interazione debole.

Questa scoperta gli vale il premio Nobel, che gli viene assegnato ad un anno dalla scoperta, insieme all’olandese Simon van der Meer. Nella menzione ufficiale dell’Accademia svedese i due fisici vengono premiati “per il loro decisivo contributo al grande progetto che condusse alla scoperta delle particelle di campo W e Z, mediatrici dell’interazione debole”. L’interazione debole è uno dei quattro fondamentali campi di forza dell’universo (la gravità, l’elettromagnetismo, l’interazione nucleare forte e l’interazione nucleare debole): opera nel profondo della materia, laddove risiedono quark e leptoni.

Negli anni dopo il Nobel si interessa ai problemi energetici e studia un reattore nucleare a fissione sicuro, il cosiddetto Amplificatore di Energia, noto anche come Rubbiatron, che resta però allo stadio di progetto.

Per 18 anni, tra 1970 e 1988, insegna fisica presso la Harvard University dove è Higgins Professor.

Dal 1986 al 1994 è presidente del Laboratorio di Luce di Sincrotrone di Trieste.

Tra 1989 e 1994 è direttore generale del CERN di Ginevra.

Nel 1999 viene nominato presidente dell’Enea (Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), ruolo che mantiene fino al 2005, quando in seguito a una critica nei confronti del governo Berlusconi, l’Enea viene commissariato e Rubbia non viene riconfermato dall’allora ministro Claudio Scajola, con una scia di polemiche successive.

È del 2007 la nomina europea di membro del Gruppo dei Consiglieri in materia di Energia e Cambiamenti Climatici istituito dal Presidente dell’Unione Europea Barroso, e la nomina italiana di Presidente della task-force sulle energie rinnovabili presso il Ministero dell’Ambiente dal secondo governo Prodi.

È stato anche consigliere presso l’ente spagnolo Ciemat (centro di ricerca sull’energia, l’ambiente e la tecnologia) simile all’Enea, come consigliere speciale per la ricerca in campo energetico in particolare sullo sviluppo del solare termodinamico.

L’attività di ricerca di Rubbia ha coperto diversi campi della fisica, come lo studio dei neutrini cosmici, l’analisi della stabilità del protone, il progetto di una fusione nucleare controllata e il progetto di un reattore nucleare basato sull’utilizzo di torio come materiale radioattivo. Ha contribuito in maniera decisiva alle attività di ricerca del Laboratorio del Gran Sasso, con le ricerche sui neutrini cosmici. Continua a svolgere attività di ricerca nel campo della stabilità del protone, della fissione, della fusione nucleare controllata; Attualmente si interessa al problema della materia oscura.

Nella sua lunga carriera a ha ricevuto 32 Lauree Honoris Causa, tra cui dalle università Genova, Udine, Camerino, Padova, Trieste e Perugia e all’estero dalle Università di Ginevra, Carnegie Mellon University, Università La Plata, Northwestern University, Chicago University, Loyola University, Boston University, Università di Sofia, Università di Mosca, Università del Cile, Università Politecnica di Madrid, Università Tecnica di Rio de Janeiro, Università di Oxford, Università Cattolica Pontificia del Perù, Università Nazionale di Sant’Antonio Abad di Cuzco, Università di Bordeaux, St John’s University di Roma, Università di Aachen, Università Pontificia di Santiago del Cile.

È membro onorario di diverse accademie, tra cui dell’Accademia Nazionale dei Lincei, della Pontificia Accademia delle Scienze, della National Academy of Sciences americana, dell’Accademia Russa delle Scienze, della Royal Society.

Ha ricevuto diverse onoreficenze, tra cui il titolo di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, la Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell’arte, la Medaglia ai benemeriti della scienza e della cultura.

Un asteroide è stato nominato in suo onore, ‘8398 Rubbia’.

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