Città del Vaticano, 30 ago. (LaPresse) – C’è molta attesa in Vaticano per l’annuncio, che da indiscrezioni è indicato possibile per domani mattina, della nomina del nuovo Segretario di Stato che succederà al cardinal Tarcisio Bertone. Le stesse fonti, confermano che dopo la pubblicazione della nomina, verrà contestualmente annunciato che essa diventerà operativa tra 45 giorni. Il nome indicato ormai da tutti è quello ancora una volta di un italiano, monsignor Pietro Parolin, 58 anni, originario di Schiavon, in provincia Vicenza, e adesso nunzio in Venezuela (con una lunga esperienza nella diplomazia vaticana).

Parolin è stato per anni sottosegretario per i Rapporti con gli stati nella stessa Segreteria di Stato e fu poi nominato da papa Ratzinger in Venezuela. Chi lo conosce, racconta che proprio durante la sua missione in Sud America avrebbe consolidato un rapporto di conoscenza e di stima con Papa Francesco, quando questi era arcivescovo di Buenos Aires in Argentina. Per rimarcare il carattere in parte innovativo della probabile scelta di papa Bergoglio, nella curia vaticana si sottolinea un fatto inconsueto per la tradizione e per le regole della diplomazia di Oltretevere: Parolin, infatti, se diventasse Segretario di Stato, sarebbe più giovane di cinque anni del suo vice, il sostituto monsignor Giovanni Angelo Becciu che ha 62 anni. Una circostanza inconsueta per le gerarchie interne della Segreteria di Stato in cui l’anzianità nel servizio diplomatico aveva sempre avuto in precedenza un peso nelle nomine.

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