Roma, 7 set. (LaPresse) – E’ arrivato alla Giunta per le elezioni del Senato il ricorso di Silvio Berlusconi alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo.

AL CENTRO LA QUESTIONE DELLA RETROATTIVITA’. Al centro del ricorso la questione della retroattività: “Secondo la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo – spiega il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta – qualunque norma, penale o amministrativa, che sia afflittiva non è retroattiva. Se lo dichiarasse anche in questo caso, la giurisdizione italiana dovrebbe attenersi a questo giudizio”.

BRUNETTA: “SE PD VOTA PER DECADENZA CADE IL GOVERNO”. A questo punto, “se in Giunta il Pd deciderà senza se e senza ma per la decadenza di Berlusconi negando qualsiasi verifica sulla retroattività e sulla Costituzionalità della legge Severino, ovviamente partito cosiddetto democratico si assumeerà la sua responsabilità nel metter fine a questa maggioranza e al Governo”, ha annunciato Brunetta.

SCHIFANI: “SPINA AL GOVERNO DIPENDE DAL PD”. Dello stesso tenore le dichiarazioni del capogruppo Pdl al Senato, Renato Schifani: “La decisione di staccare la spina al Governo Letta – dice – eventualità che noi speriamo di evitare, dipende dal rispetto degli impegni presi con il Pdl, che per ora sono stati mantenuti, ma certamente anche dall’atteggiamento che il Pd intende assumere nella giunta delle elezioni anche semplicemente sul calendario”.

EPIFANI: “DIFENDEREMO LO STATO DI DIRITTO”. Rispedisce al mittente il messaggio il segretario Pd Guglielmo Epifani, dal palco della festa democratica di Genova: “Noi ce la faremo a difendere lo stato di diritto e il principio in base al quale tutti siamo uguali di fronte alla legge”.

LETTA: “FIDUCIOSO, ANDREMO AVANTI”. Da Cernobbio, interviene anche il premier Enrico Letta che, in una intervista alla Bbc, si dice “fiducioso e determinato ad andare avanti”. Poi, però, di fronte ai giovani del Forum Ambrosetti, si lascia andare a qualche confidenza: “Mi sono trovato – spiega – a servire il Paese, un compito di cui sono onorato. E l’unica cosa che posso fare è pensare a lavorare e fare bene il mio dovere. La concentrazione su questo compito è totale. A tutto il resto adesso non penso”.

LETTA: “MIO FUTURO POLITICO FINISCE CON QUESTO GOVERNO”. Anzi, ha aggiunto, “il mio futuro politico può finire nel momento in cui finisco questo compito per l’Italia”.

IL DOCUMENTO DI 10 COSTITUZIONALISTI: “DECADENZA SUBITO”. Intanto arriva un documento firmato da dieci costituzionalisti, che si appella a un voto immediato per la decadenza. Rinviare, è il parere degli esperti, sarebbe illegale. Il documetno è pubblicato su www.avaaz.org, un sito di petizioni e campagne online. Oltre 130mila persone hanno firmato la campagna che chiede l’immediata decadenza dell’ex premier. Ferdinando Pinto, professore ordinario di diritto amministrativo, all’università Federico II di Napoli, scrive: “Da quasi trent’anni che mi occupo dell’ineleggibilità dei componenti gli organi amministrativi locali e, se rapportato a quello che ho visto dal mio osservatorio, quello che si sta verificando è per me incomprensibile o meglio giustificabile solo in base ad una talmente evidente disparità nel trattamento dei cittadini che non può che determinare tristezza”. Per Riccardo Guastini, professore ordinario alla facoltà di giurisprudenza dell’università di Genova, “immediatamente non è vocabolo ambiguo: vuol dire senza por tempo in mezzo; il rinvio del voto e inammissibile”. Secondo Umberto Allegretti, professore ordinario di diritto pubblico generale all’università di Firenze, “la difesa di Berlusconi è stata assicurata e il Senato è tenuto a provvedere davvero immediatamente. Sulla base della legge anti-corruzione italiana – spiega – un parlamentare condannato in via definitiva decade automaticamente dalla sua carica pubblica”.

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