Roma, 11 set. (LaPresse) – “La strada diplomatica rimane in salita”, ma “una soluzione politica negoziata rimane l’unica praticabile per arrivare ad una situazione di stabilità nell’area siriana”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, durante un intervento alla Camera sulla Siria, durante il quale ha ribadito che l’Italia “non parteciperà ad azione militari senza il mandato dell’Onu”. Il premier ha poi spiegato che dai racconti di Domenico Quirico “raffiora la complessità di un evento straordinario cui abbiamo dovere di corrispondere con scelte coraggiose, scelte che sappiano rispondere alle aspettative delle istituzioni che abbiamo l’onore di presiedere e a quelle dei cittadini”. Letta ha poi sottolineato che la possibile “soluzione diplomatica” alla questione, presentata dalla Russa, attraverso il controllo del’arsenale chimico siriano, può essere letta come “incoraggiante”.
Intanto l’aula della Camera ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza sulla Siria, sulla quale il Governo aveva dato parere favorevole. Bocciate le mozioni di M5S e Sel, che avevano avuto parere contrario del Governo. La mozione della maggioranza, firmata da Roberto Speranza (Pd), Renato Brunetta (Pdl), Pino Pisicchio (Gruppo Misto) e Lorenzo Dellai (Scelta civica) impegna il Governo “a svolgere, ancor più alla luce dei recentissimi sviluppi, un ruolo proattivo per favorire e rendere possibile una soluzione politica della crisi e un negoziato tra le parti” puntando “a neutralizzare l’arsenale chimico siriano, con l’obiettivo irrinunciabile che non possa essere nuovamente usato, confidando che una risoluzione in tal senso sia presto adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Il Governo dovrà inoltre “proseguire nella sua azione di condanna assoluta ed inequivocabile dell’utilizzo di armi chimiche e della necessaria punizione dei responsabili, anche attraverso il ricorso agli strumenti politici, diplomatici e convenzionali possibili, incluso il deferimento al Tribunale penale internazionale”, facendo anche in modo che “la reazione della comunità internazionale sia ferma e funzionale al raggiungimento di obiettivi chiari, ivi inclusa la prevenzione dell’ulteriore utilizzo di armi chimiche” e iniziative volte a “intensificare l’impegno umanitario in favore dei profughi”. L’aula ha bocciato anche la mozione presentata da Fratelli d’Italia.
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