Milano, 27 set. (LaPresse) – Nessun applauso. Il segretario della Lega Roberto Maroni, in platea alla Bocconi, non ha battuto le mani a Giorgio Napolitano, quando il capo dello Stato ha ammonito contro lo “smarrimento di ogni nozione di confronto civile, e di ogni costume di rispetto istituzionale e personale”. Maroni era seduto in platea accanto a Napolitano e con lui ha conversato più di una volta nel corso della mattinata.

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