Roma, 1 ott. (LaPresse) – Dopo un primo tempo tutto giocato di strategia prudente e strette marcature a uomo, il derby nel Pdl per il trofeo Berlusconi si è acceso a metà pomeriggio, con azioni rapide sempre più aggressive e incursioni in area di rigore. Tutto è iniziato intorno all’ora di pranzo, con una fase di riscaldamento di Enrico Letta e Giorgio Napolitano a bordo campo. Poi l’ingresso in campo di Alfano, Schifani, Verdini, e Gianni Letta che hanno provato a contenere il pressing di Berlusconi sull’esecutivo.
Con un rapido uno-due, Alfano e Gianni Letta sono andati in contropiede sul Cavaliere a favore del Governo, costringendolo sulla difensiva. Giocando di sponda, gli attaccanti sono andati uno dietro l’altro a palazzo Chigi. A intercettare la palla è stato poi Carlo Giovanardi, che l’ha portata in area di rigore annunciando quaranta voti Pdl in Senato pronti per Letta. Verticalizzazione per Quagliariello e Lorenzin, che servono ad Alfano una ghiotta occasione da gol: “Si voti per il Governo”.
I senatori del Pdl più fedeli al Cavaliere hanno interrotto a questo punto l’azione di Alfano per ripartire a loro volta in contropiede annunciando che Marina Berlusconi starebbe per scendere in campo e prendere le redini del partito. Troppo poco. Allora l’estremo difensore, Berlusconi, nel tentativo di fermare l’avanzata di chi vuole ancora Letta, è uscito dall’area di rigore ed è entrato a gamba tesa: una intervista a Tempi, nella quale attacca frontalmente Letta e Napolitano e taglia la strada a ogni possibile apertura. L’arbitro ha fischiato. Si attende la ripresa del gioco.
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