Roma, 28 ott. (LaPresse) – “Chiederemo l’impeachment per Napolitano perché non rappresenta più il popolo italiano, è di parte. E su questo decido io”. Lo ha detto Beppe Grillo, che questo pomeriggio è comparso a sorpresa in Senato. Il leader del Movimento 5 Stelle, conversando con i cronisti, è tornato a parlare del suo rapporto con il capo dello Stato, e del rifiuto della delegazione grillina di recarsi al Quirinale nei giorni scorsi nell’ambito dei colloqui dello stesso presidente della Repubblica con le forze politiche sulla riforma della legge elettorale. “Non voglio che si prenda come uno sgarbo – ha detto Grillo – è solamente una cosa inutile andare lì con dei giochi già fatti”. “Il rapporto che c’è con questo signore anziano – ha detto ancora il comico genovese riferendosi a Napolitano – è un rapporto che si è complicato, almeno per me è complicato perchè non rappresenta più la totalità degli italiani, ma è un presidente di settore”.
Il comico genovese ha chiarito anche la sua posizione in merito al tema dell’immigrazione e all’abolizione reato di clandestinità, questione che ha creato dissensi all’interno dello stesso M5S, dopo l’emendamento presentato da due senatori pentastellati, favorevoli ad eliminare questo tipo di reato. “Noi abbiamo opinioni diverse – ha detto Grillo – ma il discorso lì è stata la procedura: io non sapevo niente, Casaleggio non sapeva niente, non è che si decide una legge sull’immigrazione in quattro o cinque”. Ognuno – ha aggiunto Grillo – può avere le proprie idee: sull’immigrazione destra e sinistra si sono giocate le loro identità, creano tifoserie e quando crei tifoserie vai fuori gioco e fai ragionamenti che non sono più democratici”. “Nessun partito – ha proseguito – deve decidere su questa cosa: partiamo dal referendum, diamo la parola al popolo, io sono un populista, ricordiamocelo”.
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