Roma, 15 nov. (laPresse) – Sono ore di attesa nel Pdl, dove la tensione rimane alta. A meno di 24 ore dal Consiglio nazionale, convocato per domani alle 10, lealisti e innovatori aspettano l’ultima decisione di Silvio Berlusconi. Nelle mani dell’ex premier il dubbio di avallare la proposta di Angelino Alfano di un documento sottoscritto e varato con il benestare di un nuovo ufficio di presidenza in nome dell’unità del partito (nel testo il segretario politico chiede che nella nuova Forza Italia ci siano due coordinatori noti con pieni poteri di firma sulle liste a tutti livelli, ndr) o proseguire sulla strada della rottura e della scissione come chiesto dai lealisti. Intanto oggi i governativi guidati dal ministro dell’Interno torneranno a riunirsi alle 13 per prendere atto probabilmente della decisione del Cavaliere, che ieri sera a palazzo Grazioli ha incontrato di nuovo Raffaele Fitto. Al momento però non c’è neanche l’ombra della convocazione di un nuovo ufficio di presidenza.
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