Roma, 27 nov. (LaPresse) – Non molla Silvio Berlusconi. Anche se il Senato ha approvato la sua decadenza, lui rilancia e parla già delle prossime elezioni. Sottolinea che Matteo Renzi e Beppe Grillo sono leader politici pur non essendo parlamentari. Torna all’antico col rilancio dei club di Forza Italia, che ora si chiameranno ‘Forza Silvio’ e annuncia un evento per l’8 dicembre, al raggiungimento dei primi mille.
Su un palco allestito di fronte alla sua residenza romana di palazzo Grazioli, il Cavaliere apre il comizio con l’inno di Mameli. “Siam pronti alla morte”, le sue prime parole. “Siamo qui in un giorno amaro, un giorno di lutto per la democrazia”, continua.
“Noi – mette subito in chiaro – non ci ritireremo in qualche convento. Siamo qui, stiamo qui, staremo qui”. “Leader di altri partiti – spiega – non sono parlamentari. Parlo di Renzi e Grillo. Anche senza essere parlamentari potremo continuare a combattere per la nostra libertà. C’è molto lavoro da fare”.
“Come Forza Italia – prosegue – abbiamo deciso di ritornare in mezzo alla gente. Responsabilmente ma colpevolmente. Perché quando si è eletti perché nominati in un elenco non è più necessario passare il sabato, la domenica e il lunedì a parlare con gli elettori”.
Dopo un attacco alla magistratura “di estrema sinistra” che “si è data come missione quella di essere la via giudiziaria al socialismo contro il capitalismo borghese”, Belusconi rilancia la necessità di riforme costituzionali: “Dobbiamo prenderci il diritto di eleggere direttamente il presidente della Repubblica”, spiega.
Non manca una stoccata agli ex alleati: “A voi – dice rivolgendosi ai sostenitori – il ringraziamento mio e di tutti i miei collaboratori e dei nostri parlamentari. Altri se ne sono andati”. Il riferimento al gruppo guidato da Angelino Alfano scatena il coro “traditori traditori”. “Accetto questa interruzione ruvida ma efficace”, riprende Berlusconi. E parla già delle “prossime campagne elettorali”: “Dobbiamo convincere – spiega – i moderati a non frazionare il loro voto, a unire i voti di tutti noi che amiamo la libertà e vogliamo restare liberi, per dare ai nostri figli un futuro di vera democrazia e libertà e di vero benessere”.
E conclude: “Non dimenticherò mai nella mia vita questa giornata. Grazie di cuore, viva l’Italia”.
Bandiera di Forza Italia stretta intorno al collo per i parlamentari azzurri. Daniela Santanchè, Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini e gli altri deputati presenti via del Plebiscito, ascoltano il comizio sotto il palco sfoggiando la bandiera tricolore del partito e la fascia a lutto distribuita tra i manifestanti. In piazza anche Francesca Pascale, la compagna di Berlusconi, ascolta il comizio. Presente anche Stefania Craxi: “Stiamo parlando – commenta – di personalità diverse in momenti storici diversi. Penso però che la persecuzione giudiziaria e politica sia la stessa sia per Berlusconi che per mio padre”.
Alla fine, dopo un bagno di folla, Berlusconi torna sul palco, e urla: “Non so come esprimervi la mia gratitudine. Meritate una promessa: ‘Andiamo avanti'”.